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Scontro a Sant’Onofrio tra “ecodistretto” e “discarica”, l’opposizione: “Il sindaco mente”

Il gruppo di minoranza "Tre spighe": "Basta aspettare pochi mesi e avere una risposta, sicura e competente, e solo dopo decidere se rinunciare all'impianto"

comune sant'onofrio

Se si chiama ecodistretto vorrà dire che si tratta di un qualcosa ben definito, tanto è vero che viene specificato in documenti ufficiali che non possono essere contestati. Una discarica di servizio annessa all’ecodistretto è quindi una cosa ben diversa, non solo è un’altra parola ma definisce un impianto diverso. Quindi è chiaro a tutti che sono due cose distinte. Diteglielo al signor sindaco perché continua ad insistere nel confondere questi concetti elementari. E lo fa in presenza dei sindaci di molti comuni della provincia presenti nell’assemblea dell’ATO di Vibo Valentia, facendo brutta figura”. Così in una nota il gruppo di opposizione “Tre spighe” di Sant’Onofrio, centro alle porte di Vibo, commentando la decisione del nuovo sindaco Antonino Pezzo di revocare la disponibilità della zona in località Palombara per la costruzione di un ecodistretto. Per discutere di questo è stato convocato, per oggi pomeriggio, un Consiglio comunale straordinario (ne abbiamo parlato QUI).

“La gara internazionale per effettuare lo studio di fattibilità per la realizzazione dell’ecodistretto è stata avviata in data 8 novembre 2021 con scadenza il 9 dicembre 2021. La gara – continua il gruppo di opposizione – prevede in questo momento solo la fase di studio per la verifica che l’ecodistretto si possa realizzare in uno dei siti indicati in una relazione tecnica a cura della Regione Calabria. Solo se l’esito dello studio di fattibilità è positivo si potrà procedere alla progettazione e solo dopo alla realizzazione. Quindi basta aspettare pochi mesi e avere una risposta, sicura e competente, e solo dopo decidere se rinunciare ad un impianto di tipo industriale che porta circa 50 posti di lavoro ed entrate annuali straordinarie al Comune“.

Da qui la minoranza pone qualche domanda: “Perché il sindaco non ha detto nulla nel corso dell’assemblea dei sindaci ATO 4 di Vibo Valentia del 21 ottobre 2021? Nella seconda assemblea, che si è tenuta lo scorso 3 dicembre e di cui sappiamo dai giornali, ci risulta che abbia detto ai sindaci presenti di non essere contrario all’ecodistretto ma solo che ci sono motivi tecnici per cui non si può fare. È vero? E siccome non può smentirlo, perché si ostina a dire che non si può fare, quando sarà lo studio di fattibilità messo a gara a dirlo con la certezza di progettisti esperti di alto livello? Basta aspettare pochi mesi ed i suoi dubbi saranno svelati”.

“Ricordi signor sindaco il suo motivetto dei comizi: mente sapendo di mentire. A questo punto chi è che mente? Da quello che si può constatare – continua la nota – il sindaco dice una cosa e ne pensa un’altra, dovrebbe a questo punto farsi degli esami, a meno che quello che sta portando avanti è un disegno preciso di cui lui ha degli interessi e non altri”.

A nulla serve convocare un Consiglio comunale in tutta fretta ormai – prosegue l’opposizione – quando le procedure di gara per lo studio di fattibilità saranno già scadute e la deliberazione che la maggioranza vorrebbe approvare avrà delle implicazioni sulle casse comunali, con un danno erariale però che sarà a carico dei consiglieri. Che ci sia un possibile danno economico lo dice espressamente la presidente dell’Ato in una lettera inviata al sindaco e a cui è stato detto anche nella riunione dei sindaci. E noi informeremo prontamente la Corte dei conti“.

“E infine – conclude il gruppo ‘Tre Spighe’ – il sindaco si ricorda che aveva promesso un Consiglio aperto? Perchè non vuole comitati e associazioni a partecipare? Di cosa ha paura? Perché i comitati e le associazioni non lo hanno accompagnato per dargli supporto nell’assemblea ATO del 3 dicembre scorso, convocata su sua richiesta per la revoca della disponibilità? Non glielo aveva detto? Tante domande, tanti dubbi, si può pensare solamente ad un grande imbroglio“.

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