Cronaca

Ruba un’auto e si fa spingere da un complice a motore spento, fermato

Su richiesta dei suoi legali, il 45enne, per ragioni lavorative, è stato poi sottoposto all'obbligo di firma

ladro auto

Un 45enne reggino è stato beccato in flagranza di reato e fermato per furto d’auto nel pomeriggio di sabato. Le forze dell’ordine intervenute sul posto non sono riuscite ad arrestate anche il complice, che si è dato alla fuga. I due hanno insospettito gli agenti perché il primo guidava un’automobile a motore spento, mentre il secondo lo spingeva da dietro a fatica emettendo molto fumo dal motore. Una volta fermati, il complice si è dileguato e il 45enne è rimasto in silenzio avvalendosi della facoltà di non rispondere. Dopo due giorni di fermo, oggi nel processo per direttissima il pm ha chiesto la convalida dell’arresto e la misura degli arresti domiciliari mentre gli avvocati difensori, Mariateresa e Demetrio Pratticò, hanno illustrato le motivazioni per cui non sussisteva la necessità di una misura così restrittiva spiegando che l’uomo vive di lavoretti quotidiani, di cui ha primaria necessità, dopo aver perso il lavoro a causa della pandemia. Il 45enne, infatti, era un addetto del settore edile e con le chiusure per la pandemia è rimasto disoccupato. Il giudice, accogliendo in toto le richieste della difesa, ha convalidato l’arresto e disposto la misura dell’obbligo di firma.

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