Cronaca

Cagnolina muore in canile del Vibonese: “Morte sospetta, serve l’autopsia”

Tre associazioni del territorio mettono sotto accusa il comportamento dell'Asp e dello stesso canile: "Non è più tollerabile il menefreghismo, l'incompetenza e l'arroganza delle istituzioni"

cane

La morte considerata “sospetta” di una cagnolina accalappiata il 19 novembre nel Vibonese ha attirato l’attenzione delle associazioni “Enpa Vibo Valentia”, “Associazione Argo VV” e “Gli amici di Ambra odv”. L’animale, simil segugia, è stata trovata nel territorio del comune di Jonadi “evidentemente molto denutrita e zoppicante” (come si vede dalla foto, ndr), che ha una convenzione con il canile “Futur Edil”, meglio come conosciuto come “Il Mondo di Pluto”, che si trova a Ricadi.

Il giorno dopo il ritrovamento, raccontano le associazioni, “un volontario si trova presso ‘Il Mondo di Pluto’ e vede la cagnolina nel suo box, sostanzialmente in piedi, non nota ferite importanti, se non la zampa anteriore gonfia e che infatti non poggia a terra. Alcuni volontari chiedono comunque notizie al responsabile dei Canili e del Randagismo circa le condizioni della cagnolina, e lui rassicura che si tratta solo di una piccola frattura della zampa anteriore. Insomma per il medico dell’Asp e per i gestori del canile possiamo dire che la cagnolina in questione non era tanto grave da dover essere portata in clinica per gli accertamenti, e questa frattura, evidentemente, era stata diagnosticata grazie ad una visione a raggi X o magari, perché no, con l’esperienza di anni e anni di canile”.

Qualche giorno dopo, il 25 novembre, “lo stesso volontario vede la cagnolina, ancora una volta, nel suo box. Nel frattempo un’altra volontaria si preoccupa di farla uscire al più presto da lì ed inizia a chiedere tutta la documentazione necessaria e ad accertarsi delle condizioni; passano i giorni e ieri lunedi 29 novembre, dopo 10 giorni dall’ingresso in canile, dopo vari tentennamenti e rimandi si sente dire: ‘Oggi abbiamo trovato la cagnolina morta’“.

“A questo punto – scrivono le associazioni in una nota – è d’obbligo aprire una riflessione: di cosa è morta la segugia? Per un trauma precedente all’ingresso in canile? Se la cagnolina stava male, come mai i veterinari Asp non si sono accorti del malessere? Si devono assumere la colpa di quanto accaduto? O la causa della morte è ascrivibile a qualcosa successo nel canile ‘Il Mondo di Pluto’?”.

“In quanto Associazioni di Protezione e Tutela Animali, in quanto volontari attivi sul territorio, in quanto esseri umani con una coscienza ed una sensibilità – annunciano le tre associazioni – ci sentiamo di andare in fondo a questa storia, perché nel 2021 non devono succedere queste cose, perché nei canili dove la presenza dei volontari è assidua non succedono, perché non è più tollerabile il menefreghismo, l’incompetenza, l’arroganza, la malvagità delle istituzioni. Istituzioni che, ricordiamo a tutti, manteniamo con i nostri soldi, soldi pubblici; perché i cani non devono morire nei canili abbandonati a loro stessi“.

Dalle parole, quindi, si passerà ai fatti: “Abbiamo preparato un’Istanza di accesso agli atti che depositeremo via Pec presso l’Asp di Vibo Valentia, dove richiediamo il verbale dell’intervento, verbale in cui sono descritte le condizioni del cane al momento dell’accalappiamento; la scheda sanitaria dell’animale, gli interventi e le cure che a detta del veterinario dell’Asp e del canile erano stati fatti alla povera sfortunata, e non per ultima richiederemo l’autopsia – concludono le tre associazioni – affinché siano ascrivibili le responsabilità a qualcuno, perché qualcuno deve pur pagare prima o poi, per lei e per tutti gli altri“.

 

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