Attualità

Autovelox mobili: multe annullate se non segnalati e ben visibili

La Cassazione precisa che per le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità bisogna ricorrere all’impiego di cartelli

autovelox mobili

Multe annullate se gli autovelox mobili non vengono adeguatamente segnalati. A sottolinearlo è la Cassazione della seconda sezione civile.

La Suprema Corte ha, infatti, respinto il ricorso con il quale il Comune di Feltre ha protestato contro l’annullamento di una multa elevata nei confronti di un automobilista, che nel dicembre 2015 percorreva a 85 km/h un tratto stradale, dove non bisognava superare i 70 km/h. La Cassazione ha convalidato quella già presa dal Tribunale e dal Giudice di pace di Belluno che avevano stabilito che il Codice della Strada prevede l’obbligo di “presegnalazione” delle postazioni di controllo della velocità e che tale obbligo si applica anche per le postazioni ‘mobili’ indipendentemente dal fatto che un decreto ministeriale le abbia ‘esonerate’ dall’esporre la scritta luminosa.

In particolare, la Cassazione ricorda che l’art. 142 del codice della Strada stabilisce al comma 6-bis, che: “le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, ricorrendo all’impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi” e che “le modalità di impiego sono stabilite con decreto del Ministro dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’interno”. Detto ciò – prosegue il verdetto della Cassazione- “la previsione attuativa rimessa al decreto ministeriale delle modalità di impiego delle postazioni di controllo della velocità e delle modalità di segnalazione delle stesse, opera nell’ambito del generale obbligo di segnalazione preventiva e ben visibile previsto dalla sopra trascritta disposizione del Codice della Strada”.

Pertanto,  il ricorso del Comune di Feltre è stato respinto.