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Vibo in piazza con Libera contro la violenza a una settimana dal tentato omicidio (VIDEO)

Istituzioni, associazioni e parenti delle vittime di mafia in corteo per dire no alla cultura mafiosa. Maria Limardo: "Quegli atti non ci appartengono"

Sette giorni dopo il tentato omicidio, avvenuto nei pressi di Piazza Michele Morelli, nel cuore della movida vibonese, assicurato alla giustizia il presunto responsabile, Vibo Valentia è scesa in piazza per ribellarsi ancora una volta alla violenza mafiosa. E lo ha fatto su input di Libera nel corso di una manifestazione per le vie del capoluogo tirrenico che ha visto in prima linea le principali istituzioni del territorio. In primis il sindaco della città Maria Limardo, il presidente della Provincia Salvatore Solano, il sottosegretario Dalila Nesci, i consiglieri regionali, le associazioni, l’Anpi, i sindacati e alcuni rappresentanti politici.

Al corteo, che ha visto in prima linea i massimi esponenti regionali e provinciali di Libera, don Ennio Stamile e Giuseppe Borrello, hanno preso parte pure i parenti di alcune vittime della mafia. A sfilare, infatti, c’era Martino Ceravolo. Con lui anche Elsa, la madre di Francesco Vangeli e Vincenzo Chindamo, fratello di Maria. Tutti pronti a ribellarsi alla cultura della violenza mafiosa. “Questo territorio è a un bivio -ha detto Giuseppe Borrello  – dobbiamo capire se rassegnaci e far prendere il sopravvento alla rassegnazione o scegliere di proseguire verso questo percorso di rinascita e di riscatto”.

A fargli eco don Ennio Stamile: “La ‘ndrangheta -ha urlato il sacerdote – è una tela senza ragno. Bisogna coinvolgere le famiglie, le scuole, gli operatori culturali ad una nuova cultura che stracci questa tela”. E il sindaco Maria Limardo ha spiegato: “Questi fenomeni di violenza non appartengono alla nostra città. Abbiamo dunque tutti la necessità di fare fronte comune per evitare che i nostri spazi vengano presi da forze oscure”. A concludere Dalila Nesci, sottosegretario al Sud: “La presenza dello Stato e delle istituzioni -ha chiosato -è importante per dare coraggio ai nostri e ai cittadini che non vogliono arrendersi”.

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