Politica

La Lega in Calabria agita lo spettro dei brogli elettorali: “Facciamo paura ai poteri forti?”

Presentata una denuncia: "Forse il timore è che il partito del Capitano possa sconvolgere sistemi che negli ultimi 30 anni hanno amministrato la regione"

saccomanno spirlì salvini

“Le notizie di una possibile riduzione dei seggi in danno della Lega comprovano il tentativo, ancora una volta, di danneggiare il partito con articoli che riportano indiscrezioni al quanto inquietanti. Dimostrazione che, forse, la commissione elettorale non sia impermeabile come dovrebbe. Intanto, dai conteggi interni risulta che alla Lega possa scattare anche il quinto seggio“. Così in una nota la Lega, in attesa della proclamazione ufficiale degli eletti in Consiglio regionale dopo le elezioni del 3 e 4 ottobre, che aggiunge: “Ma, indipendentemente da ciò, appare preoccupante che nei primi conteggi vi possano essere partiti che risultano di avere maggiori voti di preferenza rispetto a quelli di lista: situazione impossibile e, quindi, frutto di certo errore, a meno che non viga il sistema Reggio Calabria“.

Il clima non è, certamente, rispettoso della Lega. Forse i referendum per la responsabilità dei magistrati – continua il partito di Salvini – forse la battaglia per liste pulite e una vera legalità, forse le mani pulite della stessa, forse il timore che il partito del Capitano possa sconvolgere sistemi trasversali che negli ultimi 30 anni hanno amministrato la Calabria, indipendentemente dall’appartenenza partitica. In sostanza una lobby di potere trasversale che ha il solo interesse personale ed affaristico”.

Dinnanzi a “tale allarmante situazione”, la Lega informa che “già in tempi non sospetti abbiamo presentato una specifica denuncia alla Procura della Repubblica di Salerno e al Comando provinciale dei Carabinieri di Catanzaro, indicando circostanze inquietanti e di possibile valenza penale. Le indagini sono in corso e non si farà sconti a nessuno. La vera legalità ha un solo fondamentale presupposto: il rispetto delle regole e della legge da parte di tutti e, principalmente, di coloro che dovrebbero garantire la tutela dei diritti”. “Ci auguriamo che questo strano clima – conclude la Lega – non sia legato ai referendum e alla volontà espressa del partito di fare vera pulizia e, quindi, contrastare il pesante malaffare che, finora, ha distrutto la nostra regione“.

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