Falsa beneficenza, ancora truffe: allarme lanciato dal Centro calabrese di solidarietà

CCS: "Nessuno è stato autorizzato a chiedere fondi a sostegno dell' ente"

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Ancora truffe camuffate in falsa beneficenza: a lanciare di nuovo l’allarme è il Centro Calabrese di Solidarietà che a sua insaputa si è visto organizzatore di false raccolte fondi. “Non è la prima volta che succede – spiegano dal Centro -, abbiamo già allertato la cittadinanza e sporto denuncia contro ignoti. Nonostante ciò continuano ad arrivare segnalazioni da diverse zone della città di Catanzaro, relative all’avvio di una raccolta fondi per conto e a sostegno della struttura”. “Ribadiamo – proseguono dal Centro – che nessuno è stato autorizzato a chiedere offerte per conto e a sostegno dell’Ente, in alcuna forma: le campagne di raccolta fondi sono promosse direttamente dal CCS e non da singoli che si muovono individualmente con le modalità segnalate”.

Gli organi direttivi e amministrativi invitano nuovamente a segnalare alle Autorità competenti chiunque si presenti come volontario del CCS con l’intento di chiedere soldi con queste modalità e sottolineano che quanti procederanno con donazioni e offerte devono essere consapevoli che non un centesimo è entrato o entrerà nelle casse dell’Ente. Si tratta di una spregevole azione di raggiro volta a sfruttare l’attaccamento e l’affetto che il territorio ha sempre avuto per il Centro riconoscendo l’umanità e la professionalità di quanti da anni prestano servizio a sostegno delle fasce più deboli della società con grande amore e rispetto.

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