Cronaca

‘Ndrangheta nel Vibonese, “Imponimento”: ammessi 203 testimoni, si parte con i pentiti

Nella prossima udienza si inizieranno ad ascoltare i primi collaboratori di giustizia. Sospesi i termini di durata delle misure cautelari

Aula bunker lamezia rinascita scott

Nel processo “Imponimento” sono stati ammessi, su richiesta del pm della Dda di Catanzaro Antonio De Bernardo, 203 testimoni. Si tratta di collaboratori di giustizia ma non solo. E proprio nella prossima udienza del 29 ottobre verranno ascoltati i primi tre pentiti: Michele Iannello, Paolo Iannò e Pino Franco.

Entra quindi nel vivo la celebrazione del processo che si sta celebrando, con rito ordinario, davanti al Tribunale Collegiale di Lamezia Terme e che vede alla sbarra le cosche del Vibonese e del Lametino. Nell’udienza di ieri, tra le altre cose, è stata anche dichiarata l’incompetenza territoriale del Tribunale di Lamezia Terme a favore del Tribunale di Vibo Valentia per la posizione di Antonio Mario Tripodi, Domenico Lo Bianco, Domenico Tripodi e Santo Tripodi, mentre sono state rigettate le altre eccezioni difensive e si è quindi passati alla formulazione delle richieste di prova.

Il pm De Bernardo ha poi chiesto l’ammissione dei testimoni indicati in lista, 203 tra collaboratori di giustizia, consulenti tecnici e verbalizzanti, oltre alla perizia di trascrizione delle intercettazioni telefoniche. A seguire i difensori degli imputati hanno chiesto l’ammissione delle prove a discarico, richieste che sono state accolte dal Tribunale che ha quindi rinviato per la prosecuzione alla prossima udienza del 29 ottobre per iniziare con l’esame di 3 collaboratori di giustizia, indicati in Michele Iannello, Paolo Iannò e Pino Franco.

In considerazione della complessità del processo, del numero degli imputati e delle imputazioni, il pm ha inoltre chiesto la sospensione dei termini di durata delle misure cautelari, concessa dal Tribunale anche in considerazione delle difficoltà logistiche nella celebrazione di questo processo dovute alla limitata disponibilità dell’aula bunker di Lamezia Terme, quasi quotidianamente impegnata per la celebrazione di altri maxiprocessi – da “Rinascita Scott” a “Petrolmafie” – nonché dei concomitanti impegni professionali degli stessi giudicanti, quotidianamente impegnati nella celebrazione e nella gestione dei loro processi ordinari.

Il collegio difensivo è composto, tra gli altri, dagli avvocati Aldo Ferraro, Rossella Cerminara, Antonio Procopio, Raffaele Rizzuti, Enzo Ioppoli, Sergio Rotundo, Domenico Anania, Maria Antonietta Iorfida, Antonio Galati, Enzo Gennaro, Giovanni Vecchio, Armando Veneto, Rosa Giorno, Arturo Bova e Vincenzo Comi

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