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REGIONALI | Forza Italia, Pd e Fratelli d’Italia sul podio: risultati definitivi lista per lista

La suddivisione dei seggi. Non entra in Consiglio Carlo Tansi, che non va oltre il 2,28%. Il M5S per la prima volta ha degli eletti. Nel centrodestra non raggiunge il quorum solo "Noi con l'Italia"

elezioni regionali

Verso le 10 di questa mattina, martedì 5 ottobre, sono terminate ufficialmente le operazioni di scrutinio per le elezioni regionali della Calabria. Occhiuto trionfa largamente con il 54,46% dei consensi: è stato votato da più di un calabrese su due. Segue poi Amalia Bruni (eletta consigliere) al 27,68% e, molto dietro, Luigi de Magistris fermo attualmente al 16,17% (l’ex sindaco di Napoli, quindi, non entra personalmente in Consiglio). Quarta posizione per Mario Oliverio all’1,70%, molto lontano dall’8% necessario per entrare in Consiglio regionale.

Nella competizione tra partiti vince Forza Italia che con il 17,31% è la lista più votata della regione, staccando di circa quattro punti percentuali il Partito Democratico al 13,18%. Il terzo posto, conteso tra Lega e FdI, vede trionfare quest’ultimo per un soffio: il partito di Giorgia Meloni prende l’8,70%, staccando di pochissimo quello di Matteo Salvini all’8,33%. Con percentuali così vicine la partita per la vice presidenza potrebbe comunque rispettare gli accordi iniziali con la nomina di Nino Spirlì, ma non è esclusa una prova di forza di Fratelli d’Italia.

Guardando alle singole coalizioni, nel centrodestra non raggiunge il quorum del 4% necessario per entrare in Consiglio regionale solo “Noi con l’Italia”.

Nel centrosinistra ce la fanno invece solo il Pd e il M5S  (6,48%), con i pentastellati che per la prima volta entrano in Consiglio regionale. Non ce la fa invece “Tesoro Calabria”, la lista di Carlo Tansi, che non va oltre il 2,28%. Secondo fallimento elettorale consecutivo, dunque, per l’ex guida della Protezione civile calabrese.

Nella coalizione civica di Luigi de Magistris, infine, supera il 4% solo la lista “De Magistris presidente” con il 5,16% dei voti. Non ce la fa quella che vedeva capolista Mimmo Lucano (“Un’altra Calabria è possibile”), nonostante i 18.235 voti – 9.779 preferenze per il solo Lucano – pari però solo al 2,39%.

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