Politica

Regionali | Occhiuto chiude a Vibo la campagna elettorale: “Scriveremo la storia” (VIDEO)

"La Calabria non è solo 'ndrangheta, ci fa schifo, ma non può diventare l’alibi degli incapaci per dire che nulla si può fare". Chiamata a sorpresa di Silvio Berlusconi

“Sono onorato di fare il candidato alla Presidenza della Regione. Governarla è un privilegio. Gestiremo le risorse che servono a far decollare questa regione, quelle del Pnrr. Non siamo qui per celebrare una vittoria elettorale ma per scrivere la storia della Calabria, insieme. Questa è una regione governabile, non quella perduta che pensano altrove”. Così il candidato del centrodestra alla Presidenza della Regione Calabria, alle elezioni del 3 e 4 ottobre, Roberto Occhiuto, nel suo comizio conclusivo della campagna elettorale che per la prima volta si è tenuto a Vibo Valentia. Presenti sul palco montato nella centrale piazza Martiri d’Ungheria, di fronte al municipio, il candidato presidente Roberto Occhiuto, il coordinatore regionale di Forza Italia Giuseppe Mangialavori, il sindaco di Vibo Maria Limardo, la senatrice Licia Ronzulli, il deputato Francesco Cannizzaro e i presidenti delle Regioni Basilicata e Piemonte, Vito Bardi e Alberto Cirio.

“Il Pnrr – continua Occhiuto – ci consentirà di realizzare infrastrutture e investire sul porto di Gioia Tauro. Valorizzeremo le risorse culturali: i nostri giacimenti culturali possono diventare un grande attrattore turistico. Siamo poi nella terra di Natuzza, anche questo è un attrattore turistico”. E sulla sanità: “Pretenderò dal Governo la restituzione della sanità ai calabresi. Ogni anno spendiamo 320 milioni di mobilità passiva, quanto costerebbe in ospedale di avanguardia che continuiamo a non fare in Calabria”.

“La Calabria deve diventare terra di opportunità e non di problemi. Questa regione – prosegue ancora Occhiuto – deve essere il luogo delle opportunità. I giovani devono decidere se restare o andar via. La Calabria non è solo ‘ndrangheta, ci fa schifo, ma non può diventare l’alibi degli incapaci per dire che nulla si può fare. Non vinceremo il 3 e il 4 di ottobre, ma dal 5 ottobre quando faremo filiera con tutti e faremo di questa regione il territorio che i calabresi meritano”. “Vorrei scrivere insieme a voi – ha chiosato – la storia che i calabresi meritano che qualcuno scriva”.

Il comizio conclusivo era poi iniziato con quella che il senatore Mangialavori ha definito “una sorpresa“, un collegamento telefonico di Silvio Berlusconi (nel video sotto, ndr): “Non sono lì di persona ma ci sono con il cuore – ha esordito l’ex presidente del Consiglio – con l’entusiasmo che Roberto ha saputo suscitare anche in me in questa breve ma intensissima campagna elettorale. Mancano poche ore e la Calabria potrà riprendere il suo sogno: diventare una regione d’avanguardia, simbolo del riscatto del Sud. La Calabria deve far sentire forte la sua voce per dare il segnale di un Sud che non vuole più essere in fondo alle classifiche, dimenticato dalla politica nazionale. Siate orgogliosi di essere calabresi, non solo per la bellezza della vostra terra, per la ricchezza della vostra storia, ma anche per la qualità della vita, del lavoro e dell’impresa”. Con un passaggio finale anche sul Ponte sullo Stretto che “è stato bloccato dalla sinistra”.

L’attacco agli avversari è arrivato dal senatore Mangialavori, secondo cui “Occhiuto è una persona competente”, mentre dall’altra parte “c’è il peggio: Mario Oliverio che tanti danni ha fatto alla nostra terra; il forestiero Luigi de Magistris in cerca di fortune che ha l’unico condannato in questa competizione elettorale (il riferimento è all’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, ndr), lo stipendio lo cerchi in Campania andando a lavorare; e l’agnello sacrificale, la competentissima (al microscopio) dottoressa Amalia Bruni, caduta nella trappola infernale del Pd, una personalità ingenua presentata al pubblico”. “È venuto Conte pensando di offendere la nostra intelligenza – ha aggiunto Mangialavori – quando è lui che ci ha portato i commissari incompetenti”, tra cui l’attuale commissario, il prefetto Longo, “bravissima persona ma assolutamente inadatto a governare la sanità”.

Francesco Cannizzaro ha poi fatto i complimenti al sindaco Limardo – “se c’è una città dove raccontare la politica buona del centrodestra, dopo Cosenza, c’è Vibo” – mentre il presidente della Basilicata Bardi ha ricordato il “percorso di collaborazione avviato con Jole Santelli” e Alberto Cirio, presidente del Piemonte, ha parlato di “comunità preziosa” dei calabresi nel Nord Italia: “Ho lasciato Torino per venire qua. dire grazie alla Calabria e portare il saluto di tanti emigrati che hanno fatto la fortuna della mia regione. I calabresi in Piemonte sono una comunità preziosa”. Sottolineando anche che “Vibo capitale del Libro è riuscita a sbaragliare anche il mio Piemonte”.

“Vibo ha già alzato la testa. Vibo è la Calabria che l’Italia non si aspetta. Siamo accanto a Roberto per ribaltare insieme l’idea di Calabria” ha dichiarato il sindaco di Vibo Maria Liamrdo .”Proseguiamo il progetto che aveva iniziato Jole Santelli. Basta commissariamenti – ha invece detto la senatrice Ronzulli – a cominciare dalla sanità, dobbiamo mettere fine al turismo sanitario. Una regione che non garantisce la salute ai suoi cittadini non è una regione civile, umana e democratica”. Con un passaggio sui no vax – “chi è contro i vaccini è contro l’Italia” – e un omaggio a Mangialavori: “La generosità di Mangialavori è immensa per i calabresi”.

Più informazioni