Politica

Regionali | Amalia Bruni: “Puntiamo su assessorato all’Europa e piano straordinario delle professioni”

La candidata del centrosinistra: "Questi, insieme a sburocratizzazione e digitalizzazione, saranno gli assi portanti della regione normale a cui aspiriamo"

amalia bruni

Amalia Bruni completa l’ascolto del mondo agricolo. Nella tarda mattinata di ieri la candidata del Centrosinistra, ha incontrato una folta delegazione di dirigenti e imprenditori di Coldiretti guidata dal presidente Franco Aceto. Molto ampia e documentato la relazione presentata a base dell’incontro. Sburocratizzazione, programmazione comunitaria, multifunzionalità dell’azienda agricola, consumo zero di aree agricole, risorsa acqua e riforma degli enti strumentali, i temi trattati. La criticità più importante è rappresentata dalla ristrutturazione del debito delle aziende agricole.

“Dobbiamo puntare a una Regione normale e in questo ambito faremo della concertazione il nostro metodo di governo. La Calabria – ha dichiarato Amalia Bruni – soffre di perifericità e di credibilità, ecco perché bisogna produrre un grande patto tra le diverse funzioni, per liberarci di queste catene. L’agricoltura e l’agro-alimentare sono già oggi un punto di forza nel fragile sistema produttivo calabrese. Bisogna partire da qui per completare filiere lunghe e filiere corte, rafforzando qualità e tutele“.

Con quale soluzione, nella pratica? “L’Assessorato all’Europa e un piano straordinario delle professioni, ricerca e innovazione, sburocratizzazione e digitalizzazione – spiega la candidata del centrosinistra – saranno gli assi portanti della regione normale. Sono molto preoccupata per il problema del credito, che certamente allo scadere delle moratoria Covid, 31 dicembre, rischia di trovare il mondo agricolo in condizioni di non essere in grado di ottemperare alle scadenze finanziarie col rischio concreto di infiltrazione della criminalità”. “Primo atto del nuovo Consiglio regionale – conclude – sarà una una legge per la ristrutturazione del debito in agricoltura”.

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