Cronaca

Scomparsa ginecologa specializzata a Catanzaro, le accuse al primario: “Vessava i colleghi”

La relazione degli ispettori del Ministero e la doppia realtà: da una parte il reparto "di eccellenza", dall'altro presunti "episodi di mobbing e di ostruzionismo sul lavoro"

sara pedri ginecologa scomparsa trento

Non si è fermata l’attività d’indagine sulla scomparsa di Sara Pedri, ginecologa specializzata all’Università di Catanzaro in servizio presso l’ospedale Santa Chiara di Trento. La giovane dottoressa è scomparsa dopo che sarebbe stata “umiliata e schiaffeggiata a Trento” per il solo fatto – sembrerebbe – di essersi specializzata a Catanzaro. La stessa famiglia ha puntato il dito contro “il clima di terrore che si viveva in reparto”. È ora arrivata la relazione degli ispettori del Ministero su Saverio Tateo, ormai ex primario dell’ospedale Santa Chiara di Trento.

Un medico, scrivono gli ispettori secondo quanto riporta il Corriere della Sera, capace di “vessare i colleghi e mortificarli davanti a tutti”. Una relazione che descrive due realtà: da una parte il reparto “di eccellenza” con i pazienti che parlavano del primario come di un “uomo meraviglioso”; dall’altro lato le audizioni dei colleghi e del personale, con i funzionari che scrivono di una “vera e propria richiesta di aiuto e di intervento per l’atteggiamento vessatorio”, con tanto di presunti “episodi di mobbing e di ostruzionismo sul lavoro”.

Il primario – si legge sempre nella relazione – avrebbe inoltre “insultato i colleghi anche davanti ai pazienti e li avrebbe esclusi dalle sale operatorie, con un’evidente mortificazione per i professionisti”.

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