Cronaca

‘Ndrangheta e narcotraffico dal Vibonese, 12 condanne in appello

L’indagine ha colpito un’associazione, guidata da soggetti vibonesi, collegata al clan Mancuso di Limbadi ma in affari anche con esponenti legati al clan Mazzaferro

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È arrivata oggi la sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro nell’ambito dell’operazione denominata “Ossessione”, condotta dalla Dda di Catanzaro, riguardante una presunta associazione criminale guidata da soggetti vibonesi, collegata al clan Mancuso di Limbadi, impegnata nel narcotraffico internazionale. La decisione del Tribunale è stata presa nel filone processuale che segue il rito abbreviato.

Le 12 condanne.
Sono stati condannati: Giuseppe Accursio, 2 anni e 8 mesi e 30mila euro di multa; Giovanni Battaglia, 34 anni di Nicotera, 6 mesi con l’esclusione dell’aggravante mafiosa; Daniele Bosco, 2 anni e 8 mesi e 30mila euro di multa; 2 anni e 8 mesi anche per Gianfranco Carugo; Francesco Ceravolo, 10 anni; assolto parzialmente, per non aver commesso il fatto, Carlo Cuccia, condannato per le altre accuse a 2 anni e 8 mesi; Gina Alessandra Forgione, 4 anni; condanna a 4 anni e 6 mesi per Giorgio Mariani, anche lui assolto per un altro capo di imputazione per non aver commesso il fatto.

E poi ancora: Tonino Mazzaferro, 9 anni e 6 mesi; 4 anni e 4 mesi per Ivo Menotta; un mese di reclusione per Emanuele Mancuso, 33 anni di Nicotera, collaboratore di giustizia; Pantaleone Perfidio, 33 anni di Nicotera, 4 mesi, esclusa l’aggravante mafiosa. Il Tribunale non ha poi proceduto nei confronti di Santo Tucci, a causa della morte dello stesso.

L’indagine.
L’indagine, che ha portato all’esecuzione di decine di arresti nel gennaio 2019, ha accertato l’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico operante in diverse Regioni italiane oltre a reati in materia di spaccio di stupefacenti. Nello specifico, si è colpita un’associazione, guidata da soggetti vibonesi, collegata al clan Mancuso di Limbadi ma in affari anche con esponenti legati al clan dei Mazzaferro di Marina di Gioiosa Ionica, da anni trapiantati nel milanese e nel comasco.

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