Cultura & spettacolo

Patrimonio archeologico di Soriano: storico accordo tra Comune e Domenicani

Alla presenza del presidente della giunta regionale Nino Spirlì, firmata la convenzione

Soriano convenzione

Si è finalmente conclusa la spiacevole vicenda tra il Comune di Soriano Calabro e i Padri Domenicani. Infatti nel pomeriggio di mercoledì, alla presenza del presidente della giunta regionale Nino Spirlì, che già nel mese di maggio aveva incontrato le parti per cercare un accordo, il sindaco Vincenzo Bartone e Padre Francesco La Vecchia hanno siglato il nuovo accordo che prevede la riapertura del Museo dei Marmi e la ricollocazione degli importanti argenti e paramenti sacri, nonché la ricollocazione nella pinacoteca di alcune importanti tele di proprietà dei Padri Domenicani all’interno del Polo Museale inaugurato l’8 dicembre 2020 e diretto dall’archeologa Mariangela Preta.

Con la nuova convenzione, l’ordine, al fine della fruizione culturale e turistica, affida la gestione del parco archeologico, del museo dei marmi e la collezione denominata “Convento di san Domenico in Soriano” con l’obbligo in capo al comune di metterli nella disponibilità del Polo Museale. La convenzione avrà la durata di 30 anni con possibilità di rinnovo.

Grande soddisfazione è stata espressa da tutti i presenti che hanno visto questa occasione come un’opportunità di crescita culturale per la comunità di Soriano e per la Calabria tutta.

“Siamo davanti ad un momento di recupero di moralità – spiega il presidente Spirlì – un documento che suggella la conclusione di una situazione incresciosa e che apre le porte ad un nuovo percorso virtuoso volto alla valorizzazione di un luogo straordinario”. Anche il sindaco Vincenzo Bartone ha espresso il suo compiacimento per la risoluzione della annosa questione: “Un momento storico, un punto di partenza al fine di garantire il futuro ai nostri beni storici, artistici e culturali che diventano volano di sviluppo per la comunità sorianese”.

A conclusione della parte burocratica Padre Francesco La Vecchia, rappresentante dell’Ordine, ha narrato i luoghi legati al culto di San Domenico, nonché le tragiche vicende legate al terremoto del 1783 che hanno decretato la distruzione e ricostruzione del Santuario. La visita al museo dei marmi, riaperto per l’occasione, è stata guidata dal professore Mario Panarello che è stato anche il curatore dell’allestimento, mentre le altre sale espositive composte dal museo della ceramica medievale, pinacoteca e museo del terremoto sono state illustrate dalla direttrice Preta che ha dichiarato la sua piena soddisfazione per la conclusione positiva della nuova convenzione che vedrà il polo museale arricchirsi di un significativo percorso espositivo che amplierà l’offerta rivolta al visitatore, rinnovando il suo impegno nella gestione di un polo di eccellenza della regione Calabria.

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