In evidenza 1

Marcel Jacobs e quella vittoria che parla calabrese

Per dieci anni è venuto in vacanza con alla Punta dello Stivale con l'ex compagno della madre, avvocato calabrese

jacobs

Parla calabrese la vittoria di Marcel Jacobs, il centometrista che ha mandato l’Italia in visibilio due giorni fa. Dopo essersi separata dal padre biologico di Marcell Jacobs, un militare americano poi stanziato in Corea, la madre Viviana Masini si è trasferita a Desenzano del Garda. Lì ha conosciuto Domenico Secolo, avvocato Calabrese trasferitosi al Nord per lavoro, divenuto il padre putativo di Marcell e il padre biologico dei fratelli.

L’avvocato Secolo racconta il legame fra Marcell e Rosarno ai microfoni de “La Gazzetta del Sud”: “Marcell è venuto a vivere con me nel maggio del 2002 a Desenzano. Prima con la mamma abitava a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova. Sin da subito, il bambino si è legato a me in quanto non ha mai conosciuto il padre naturale, un ex militare americano. La mamma di Marcell, Viviana Masini nel 2002 mi ha dato un figlio, il cui nome è Nicolò. Nel 2003 poi è nato l’altro figlio Jacopo. Già nell’estate del 2002 Marcell è venuto al mare di Rosarno, dove, sulla spiaggia del Lido Mimosa, correvamo e gareggiavamo: e sino da allora il bambino prometteva bene. Il piccolo Marcell è stato accolto con affetto dalle mie sorelle in Calabria e da tutti quanti lo hanno conosciuto, anche perché, come peraltro si vede oggi in tv, è sempre stato un bravissimo ragazzo”.

Marcell Jacobs ha trascorso oltre 10 anni in vacanza a Rosarno, sviluppando anche un certo amore per la pasticceria calabrese: dalle pesche agli amaretti, passando per le ‘esse’: “Ancora oggi, quando vengo a Rosarno, non manco mai di portargli i suoi dolci preferiti“, racconta papà Domenico assicurando che “Marcell è legatissimo alla Calabria e a Rosarno, ove spera di tornare presto“. Il commissario prefettizio di Rosarno, Antonio Reppucci, ha espresso tutta la sua felicità per il rapporto che lega il nuovo campione olimpico alla città: “la medaglia d’oro dei 100 metri abbia instaurato per ragioni di parentela un così profondo vincolo affettivo con la città di Rosarno, dove è tornato spesso, per lui luogo storico e identitario molto importante per la sua crescita. Noi rosarnesi siamo orgogliosi di avere avuto tra noi un ragazzo che si è fatto strada con impegno e fatiche eccezionali, fino a diventare una personalità di rilievo mondiale e la cui prestazione dà lustro alla città di Rosarno, con l’auspicio che da questa impresa storica essa possa trovare energie e forze fresche per un salto di qualità, avendo tutte le potenzialità per aspirare ad un futuro migliore, sullo stimolo dell’esempio esaltante di Marcell Jacobs“.