Roma, 29 luglio 2021 – Dopo una giornata difficile, il Consiglio dei ministri ha trovato l’intesa sulla riforma della Giustizia intorno alle 18: via libera alla proposta di mediazione sulla riforma del processo penale, con l’accordo anche dei 5 stelle. La fumata bianca arriva dopo 8 ore di trattativa, col M5S che – dicono fonti di governo – incassa il regime speciale per tutti i reati di mafia, fuori dalla griglia dell’improcedibilità. Nel dettaglio, l’intesa dovrebbe prevedere nessun timing per i reati riconducibili al 416 bis e ter, dunque processi sine die. Mentre per i reati aggravati da mafia sei anni di appello, con un regime transitorio da qui al 2024. Dal 2025, l’appello scenderà a 5 anni.
La proposta, frutto di una mediazione del Pd con il ministro Orlando, avrebbe assorbito i dubbi del M5s sull’improcedibilità per l’articolo 416 bis.1 del codice penale, sull’aggravante mafiosa.