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Grande partecipazione all’evento Unical “Armonicamente 4.0, Traiettorie d’Innovazione per il Made in Italy”

È stato un punto di partenza da cui lanciare preziosi spunti di riflessione e osservazioni dei nuovi orizzonti tecnologici e di mercato

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Si è svolto lunedì 19 e martedì 20 luglio “Armonicamente 4.0: Traiettorie d’Innovazione per il Made in Italy”. L’evento promosso dall’Università della Calabria e dal Cluster Tecnologico Nazionale del Made in Italy ha visto coinvolti quarantasei speaker, diciassette aziende, otto università, diciannove accademici, cinque cluster tecnologici, case history di startup innovative, ed ha registrato una folta partecipazione, per quasi quattrocento presenze nell’arco della due giorni.

Armonicamente 4.0, svoltosi interamente online, ha presentato interventi altamente qualificati su temi dell’arte, scienza, creatività, sostenibilità, digitale e smart manufacturing. In queste due giornate ricche di eventi i panel popolati da accademici, imprenditori e opinion leader hanno proposto occasioni di riflessione e discussione sulle principali caratteristiche dell’industria manifatturiera italiana contemporanea.

Il Made in Italy è una eterogenea filiera a cui i mercati globali hanno sempre guardato con interesse, per i valori che veicola, la creatività che da sempre la contraddistingue e la qualità di cui è da sempre sinonimo. Il Made in Italy incorpora conoscenza e cultura stratificate nei secoli; significa piccole e grandi eccellenze che producono e costruiscono valore unico e riconoscibile in tutto il mondo. Il sistema socio-economico ha subito enormi stravolgimenti che hanno avuto un forte impatto su tutti i mercati, tra i quali anche tutti i territori in cui operano le aziende del Made in Italy.

I tre principali aspetti ad aver subito un cambiamento da questi recenti rivoluzioni sono state l’evoluzione dei linguaggi, i fattori tecnologici e le abitudini dei consumatori. Le due giornate di evento sono state inaugurate dagli organizzatori Eleonora Bilotta, dell’Università della Calabria, Pietro Pantano, dell’Università della Calabria, Giuseppe Iacobelli, del Cluster Tecnologico Nazionale del Made in Italy, Gianluigi Greco, anche in rappresentanza del Rettore dell’Università della Calabria, Gaspare Polizzi, dell’Università di Pisa e da Marta Petrusewics, assessora alla Cultura, Ricerca e Rapporti del comune di Rende con l’Università.

Oggi, l’approccio teorico che ha creato Armonicamente 4.0 nel 2010, a conclusione del progetto europeo ScienAr – Scientific Scenarios and Art (Programma Culture), ha subito una trasformazione. Esso accoglie nuovi trend e promuove confronti sugli scenari e sulle nuove modalità di fare Made in Italy, focalizzandosi sulle tematiche della sostenibilità, dell’innovazione digitale, dei modelli di smart manufacturing e co-innovation e sulle nuove forme di imprenditorialità. Le esperienze virtuose di successo che popolano l’industria contemporanea sono riuscite ad integrare nuove forme di design e creatività con le nuove tecnologie, comprendendo le nuove esigenze e forme dei mercati di riferimento.

I sette panel di Armonicamente, attraverso l’alternanza di speaker con esperienze e competenze differenti, hanno raccontato una visione ampia dei fenomeni e delle tendenze in atto. Il primo giorno è stato inaugurato dalla tavola rotonda “Arte, Scienza e Tecnologia”. Gaspare Polizzi dell’Università di Pisa che ha moderato il primo panel, ha ricordato le passate edizione di Armonicamente e la collaborazione con il giornalista scientifico Pietro Greco. A seguire Pasquale Tucci Ordinario in pensione all’Università di Milano; Marco Andreatta dell’Università di Trento; Francesco Perri del Conservatorio musicale di Cosenza; Mauro La Russa dell’Università della Calabria; Francesco de Giovanni, Università di Napoli; Pietro Pantano dell’Università della Calabria; Alberto De Capua dell’Università Mediterranea, di Reggio Calabria; Aldo Presta dell’Università della Calabria. A chiudere i lavori Grazia Tucci dell’Università di Firenze.

Il primo panel tematico della giornata di apertura, “Capitale umano per il Made in Italy”, con protagonisti Valter Luca De Bartolomeis dell’Istituto Raro Caselli di Napoli; Pierluigi Paolucci dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare; Erika Rastelli di Aran world; Chiara Terraneo della FederlegnoArredo Enrico Venturini di Next Technology Tecnotessile, è stato moderato da Eleonora Bilotta dell’Università della Calabria. “Smart manufacturing nei settori culturali e del Made in Italy”, il secondo panel tematico, ha visto discutere: Riccardo Barberi dell’Università della Calabria; Franco Caimi di Caimi; Emilio Salvatore Leo del Lanificio Leo; Franco Paolicelli della THEGG Domotica; Florindo Rubbettino della Rubbettino Editore. Gli interventi sono stati moderati da Gianluigi Greco dell’Università della Calabria.

La giornata del 20 luglio, nel panel “Nuovi modelli di business e co-innovation per il Made in Italy”, sono intervenuti David Clementoni fondatore di Italian Artisan; Luigino Filice dell’Università della Calabria; Angelo Giuliana di MedITech, Competence Center; Claudio Morelli di Apuana – SB; Rita Orlando di Open Design School. Gli interventi sono stati moderati da Giuseppe Iacobelli del Cluster MinIT. A seguire “Il digitale e le imprese creative e di design”, panel tematico a cui hanno partecipato Eleonora Bilotta dell’Università della Calabria; Andrea Carpineti della Design Italian Shoes; Lorenzo Imbesi dell’Università di Roma “La Sapienza”; Deborah Lorvetti per Artetessile Disegni Jacquard; Cosimo Savio dell’azienda Savio Firmino. Gli interventi sono stati moderati da Pietro Pantano dell’Università della Calabria.

Il terzo panel della giornata “Piattaforme per innovare il Made In Italy”, ha visto coinvolti nella discussione Flaviano Celaschi di Clust-ER Create, Emilia Romagna; Giuseppe Iacobelli Manager di Cluster Minit; Stefano Miotto della Face Design, Veneto; Carlo Piemonte di Cluster legno arredo; Raffaele Vitulli di Cluster Basilicata Creativa/UniBas. Gli interventi sono stati moderati da Riccardo Barberi dell’Università della Calabria. La due giorni è stata chiusa dal panel tematico “Tradizione, innovazione e sostenibilità nella manifattura”, moderato da Pietro Pantano dell’Università della Calabria, ha visto gli interventi di Enrica Arena di Orange Fiber; Alberto Bruscoli di IMAB Group; Mauro Lombardi dell’Università di Firenze; Carlo Palmieri di Sistema Moda Italia. A chiudere l’evento Giuseppe Lotti dell’Università di Firenze.

Armonicamente 4.0 è stato un punto di partenza da cui lanciare preziosi spunti di riflessione e osservazioni dei nuovi orizzonti tecnologici e di mercato. L’appuntamento è stato anche un esempio per una azione sistemica, mettendo insieme sinergie differenti, una pluralità di attori di riferimento (pubblici e privati) per dare nuova spinta ad alcuni settori industriali di riferimento nel nostro Paese. Il grande riscontro e l’alto livello delle relazioni hanno reso questo evento un’occasione unica nel panorama nazionale per confrontare pratiche e strategie e fare rete. “ARMONICAMENTE 4.0: Traiettorie d’Innovazione per il Made in Italy” proseguirà la sua mission. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito cluster https://www.clusterminit.it/.

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