Cronaca

Imponimento, erano gli uomini della cosca vibonese in Svizzera: due arresti (NOMI)

Secondo l'accusa uno sarebbe stato un prestanome del boss degli "Anello Fruci" di Filadelfia, l'altro sarebbe coinvolto in alcune vicende relative alla coltivazione di marijuana nel Vibonese

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Pochi giorni fa, il 15 giugno, sono stati arrestati in Svizzera due soggetti destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare emessa nello scorso mese di agosto 2020, nell’ambito dell’operazione “Imponimento” che ha riguardato la cosca “Anello-Fruci” – operativa nelle province di Vibo Valentia e Catanzaro, con base logistica a Filadelfia (nel Vibonese) – con importanti ramificazioni in territorio estero, segnatamente in Svizzera, le cui indagini, dirette e coordinate dalla Procura Distrettuale di Catanzaro, sono state condotte dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza di Roma.

L’operazione “Imponimento”.
In particolare tra i mesi di luglio e agosto del 2020 era stata data esecuzione, in una prima fase, al fermo nei confronti di 74 indagati e successivamente alla ordinanza di misura cautelare personale nei confronti di 75 indagati. Nei confronti dei soggetti tratti in arresto nella giornata del 15 giugno scorso, pur rientrando tra i destinatari dell’“Ordinanza di applicazione di misura coercitiva”, non era stata eseguita la misura cautelare in quanto residenti in Svizzera e, per tale motivo, la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha avviato tutte le necessarie iniziative finalizzate all’arresto dei due indagati residenti all’estero.

I contatti con le autorità svizzere.
A tal fine, nel corso dei mesi sono stati mantenuti continui contatti con le autorità Svizzere, tramite gli investigatori del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro e del personale della Polizia Federale (POLFED). Nella giornata di martedì 15 giugno, quindi, è stata eseguita l’attività finalizzata all’arresto, ai fini estradizionali verso l’Italia, dei due indagati, mediante il coordinamento in Svizzera dall’Ufficio Federale di Giustizia e dalla Polizia Federale (POLFED) con il supporto delle polizie dei Cantoni del Ticino e di Argovia, in stretto raccordo con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) della Direzione Centrale della Polizia Criminale, nell’ambito del più ampio Progetto I-CAN (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta), e con la Guardia di Finanza.

Gli indagati.
In particolare, Fiore Francesco Masdea, soggetto residente a Grancia (Canton Ticino) è indagato per associazione mafiosa e trasferimento fraudolento di valori ed è risultato – secondo l’accusa – tra i soggetti di riferimento della predetta organizzazione in terra elvetica, nonché prestanome dell’esponente di vertice della cosca, in relazione a una iniziativa imprenditoriale che si sarebbe dovuta impiantare a Filadelfia. L’altro soggetto, Giuseppe Costantino, trasferitosi dal 2018 a Spreitenbach (Cantone Argovia) in Svizzera, è indagato per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, coinvolto in alcune vicende relative alla coltivazione di marijuana in Calabria, riferibili sempre alla locale di Filadelfia. Nel frattempo nel procedimento giudiziario “Imponimento”, in corso nell’aula bunker di Lamezia Terme, è stata avanzata richiesta di rinvio a giudizio per 147 persone nel corso dell’udienza preliminare

 

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