Scuola & università

Scuola e Covid, la lezione del Liceo Scientifico Berto di Vibo

Preside Calabrese: "I giovani hanno creduto nella loro scuola, sfidando il ‘morbo’, per mantenere alto il prestigio dell’istruzione scolastica"

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Nei giorni scorsi, nei locali del Liceo Scientifico “G. Berto” di Vibo Valentia alla presenza di professori, alunni e genitori, si è tenuta una cerimonia in occasione della conclusione dell’anno scolastico 2020/2021 e a termine di una lunga serie di incontri online (su piattaforma Instagram) dopo un anno reso difficile dalla pandemia e dalla necessità di non creare assembramenti. Una cerimonia che ha inteso rappresentare la fiducia degli alunni, nelle persone dei rappresentanti di Istituto Giuseppe Contartese, Olga Farfaglia, Giuseppe Foti ed Ivan Malvaso, unitamente al presidente del comitato studentesco Vincenzo Russo, nella scuola, anche ai tempi del Coronavirus.

In tale contesto è stata consegnata al Liceo una targa quale segno di profonda gratitudine e sentito riconoscimento. Impressa sulla stessa l’immagine di un atomo: simbolo della scientificità, caratterizzante l’indirizzo stesso e della vita, dal quale tutto si genera e che accomuna tutte le cose. Nel suo intervento conclusivo, la preside Caterina Calabrese ha ringraziato tutti i convenuti, confidando la sua attenzione particolare e accorata agli alunni: “voce della verità, hanno saputo reagire a un’istruzione senza aule, senza condivisione, ma comunque ricca di contenuti, apportando le loro fresche competenze per una sincera ricerca del sapere. Giovani che hanno creduto nella loro scuola, sfidando il ‘morbo’, attaccandosi ai valori più nobili per mantenere alto il prestigio dell’istruzione scolastica, nella sua accezione più ampia, e specialmente del Liceo Scientifico “G. Berto” di Vibo Valentia. Alle prese con le prove di maturità, questi ragazzi dimostrano di averla raggiunta, pronti a rispondere alle istanze più urgenti di un mondo sempre più complesso, grazie a una scuola che efficacemente si fa per loro magistra vitae. È questa la scuola che piace: fucina degli adulti del futuro, fondata sullo studio interessato e sui caratteri dell’umanità”.

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