Cronaca

“Basso profilo”, la Procura chiede il rinvio a giudizio per 78 persone

Stralciata la posizione del segretario nazionale dell'Udc, Lorenzo Cesa, chiesto il rinvio a giudizio per Francesco Talarico

francesco-talarico-1-e1584629665241-800x463

Sono 78 le richieste di rinvio a giudizio, derivate dalla chiusura delle indagini nell’ambito dell’inchiesta “Basso profilo” realizzata dalla procura di Catanzaro e che a gennaio scorso aveva portato all’emissione di 50 misure cautelari. Un’indagine che aveva visto coinvolti esponenti della criminalità organizzata, delle forze dell’ordine, mondo delle professioni, della politica e dell’imprenditoria.

Il sistema ipotizzato dalla procura guidata da Nicola Gratteri è quello della collusione fra imprenditoria, mafia e politica con il coinvolgimento nell’impostazione delle accuse delle cosche crotonesi e di un imprendiore – Antonio Gallo – accusato di essere sodale alla criminalità organizzata attraverso le sue imprese impegnate nel settore dell’antiinfortunistica e della fornitura di materiali da lavoro. Coinvolti anche diversi esponenti politici – fra cui il segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa, la cui posizione oggi è stata stralciata – l’assessore regionale, Francesco Talarico, l’ex consigliere del Comune di Catanzaro Tommaso Brutto, e il figlio Saverio ex assessore di Simeri Crichi. Coinvolto anche Ercole D’Alessandro, all’epoca luogotenente della Guardia di Finanza, che avrebbe fatto la “talpa” nel rivelare informazioni riservate sulle indagini. Cesa a parte, per gli altri la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio.

Più informazioni