Cronaca

Inchiesta “Anteo”, lo spaccio di droga nel “libro mastro” tra nomi “criptici” e “fantasiosi”

A dare un "notevole impulso alle indagini" il ritrovamento di un'agenda che ricostruiva in modo dettagliato "l’entità e la dinamicità dei traffici"

carabinieri catanzaro

L’operazione “Anteo“, che ha portato oggi a diversi arresti tra Catanzaro, Vibo e Reggio – con gli indagati accusati a vario titolo dei reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, estorsione, tentata e consumata, anche con l’aggravante mafiosa, ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi anche clandestine e da guerra, detenzione di materiali esplodenti e furto – ha avuto un “notevole impulso” grazie al ritrovamento di un “libro mastro“. A parlarne sono gli stessi inquirenti della Procura di Catanzaro che, all’inizio dell’ordinanza di custodia cautelare, spiegano che è doverosa la premessa in merito “al sequestro, effettuato il 21 aprile 2018, nei terreni e nelle pertinenze adiacenti l’abitazione di Damiano Fabiano“. In quell’occasione, infatti, è stata trovata “un’agenda la cui consultazione ha costituito un notevole impulso alle indagini”.

Il “prezioso documento” e i nomi “criptici e fantasiosi”.
“Le partite oggetto di cessione onerosa vengono infatti contraddistinte nell’agenda – si legge ancora nel provvedimento – dalla dicitura SLD IN ARRIV e SLD IN USCITA (soldi in arrivo e soldi in uscita, ndr). La compilazione dell’agenda ha quindi consentito di “ricostruire in modo dettagliato l’entità e la dinamicità dei traffici“. “In seguito all’intervenuto sequestro, in ragione della preoccupazione destata dal rinvenimento, da parte delle forze dell’ordine, del prezioso documento – scrivono ancora gli inquirenti – la circostanza era più volte commentata nelle conversazioni da Damiano Fabiano il quale, totalmente ignaro di essere sottoposto a intercettazione telefonica, forniva importanti chiavi di lettura per la decifrazione del contenuto dell’agenda. In più conversazioni si evincono infatti, dalle stesse parole del Fabiano, quali sono i soggetti a cui i nominativi, criptici e fantasiosi, si riferiscono“.

Lo sconto per aver compiuto una rapina.
Il documento risulta di “particolare rilievo investigativo” in quanto l’indagato “era solito annotare non solo la somma iniziale, relativa alla fornitura ceduta agli acquirenti o ai partecipi del sodalizio, in conto vendita, ma anche le successive vicende del credito“. Con un aggiornamento continuo: “Damiano Fabiano riferiva, altresì, delle annotazioni ai propri interlocutori o dei periodici conteggi, per aggiornare la contabilità“. Annotazioni che, “in moltissimi casi”, hanno trovato “puntuale riscontro nel contenuto delle conversazioni“. “Ad esempio, nell’ambito di una conversazione relativa al debito di Domenico Giorgio, emergeva che lo stesso avesse ottenuto uno ‘sconto’ di 600 euro a seguito di un furto di armi, il cui valore veniva appunto decurtato dalla maggior somma (‘-600 ARM’)”. “L’agenda – chiosano gli inquirenti – è la rappresentazione grafica dell’attività del gruppo criminale, facente capo ai fratelli Fabiano, nonché attestazione diretta della contabilità illecita”. (a.s.)