Attualità

Ventenne decapitato dalla famiglia. La sua “colpa”? Essere gay

La famiglia, contraria alla sua "diversità" aveva scoperto che l'esercito iraniano lo aveva esonerato a causa di "depravazioni sessuali"

iran-ragazzo-gay-decapitato-familiari

“Delitto d’onore”, così viene chiamata l’atroce barbarie che ha strappato la vita all’appena ventenne Alireza Fazeli-Monared. La sua unica ‘colpa’? Quella di amare i ragazzi. Sì, perché in Iran l’omosessualità viene ancora considerata un orientamento sessuale punibile con la morte. Come se non bastasse a compiere l’orribile gesto sarebbero stati i suoi stessi familiari.

CONTINUA A LEGGERE QUI