L’INTERVENTO | Vibo capitale del libro e quelle lacrime di Maria Limardo

Non certamente un segno di debolezza o di fragilità , ma un autentico linguaggio dell’anima che giunto a ciascuno di noi ci spinge ad innamorarci sempre di più della nostra Città

Maria Limardo

Chi lo avrebbe mai immaginato che l’ultima in graduatoria delle Città Italiane per benessere e qualità della vita emergesse a Capitale del Libro . Sembrerebbe esserci una contraddizione di fondo, laddove il concetto di cultura è indissolubilmente associato a quello di sviluppo e crescita e non già a quello di depressione economica e disoccupazione.
Ebbene, in questa circostanza, l’improbabile si materializza , l’inatteso si concretizza generando un turbinio di emozioni oscillanti tra l’incredulità , la sorpresa, la meraviglia , lo stupore e la gioia.
Maria Limardo, sindaco della Città di Vibo, si è fatta interprete di questi sentimenti contrastanti della collettività intera e la Sua autentica commozione l’ha riportata alla dimensione di donna che vive con passione e trasporto il mandato che Le è stato conferito.
Le lacrime di gioia, non sono certamente un segno di debolezza o di fragilità, ma un autentico linguaggio dell’anima che giunto a ciascuno di noi ci spinge ad innamorarci sempre di più della nostra Città.
Chiudo augurando a Maria Limardo di continuare ad essere vera, autentica e senza finzioni per come ha avuto modo di mostrarsi all’Italia intera.
Condivideremo sempre da cittadini diligenti la sua commozione, assumendo la responsabilità e l’impegno individuale necessario per il riscatto sociale della nostra comunità .

*Medico psichiatra

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