Turismo

Calabria post Covid, iniziativa Acav: “Ogni settimana suggeriremo un posto da visitare”

Duplice l'obiettivo: “Far conoscere ai calabresi la loro regione, presentando località poco note al grande pubblico, e favorire il rilancio della piccola economia”

i-giganti-della-sila_46374

“La riapertura delle attività, che auspichiamo come Associazione Calabrese Agenti di Viaggio (Acav) possa essere imminente anche grazie all’avanzare della campagna vaccinale, impone una riflessione sulla ripartenza”. Così in una nota l’associazione Acav, secondo cui la ripartenza “dovrà essere attenta e pianificata nel migliore dei modi per evitare che gli sforzi, compiuti fino ad ora, vengano vanificati”. Per quanto attiene la Calabria, infatti, uno dei settori trainanti della sua economia è proprio quello turistico e per ciò Acav, accogliendo il contributo dell’archeologa Anna Murmura, intende dare il suo contributo alla ripartenza segnalando luoghi di interesse artistico-culturale e/o naturalistico che potranno essere oggetto di visita da parte di famiglie e di piccole gruppi di turisti locali e non.

Lo scopo di questa operazione, spiega l’associazione, è duplice: “Innanzitutto – si legge in una nota – far conoscere ai calabresi la loro regione presentando località e siti poco noti al grande pubblico; e in seconda istanza favorire il rilancio della piccola economia di agenzie di viaggio, biglietterie di musei, ristoranti, agriturismi, guide turistiche, bar e pasticcerie e ogni altra attività economica”.

“Ecco un primo spunto – aggiungono – fornitoci dalla nostra esperta”: “Tra le varie forme di turismo che interessano il Sud Italia e anche la Calabria vogliamo soffermarci sul turismo culturale che, a nostro avviso, può rappresentare un importante volano di sviluppo che dia alla nostra regione quella dignità e quel ruolo che le si confanno in virtù della sua storia millenaria. Vogliamo fare l’esempio di quanto è avvenuto nella cittadina lucana di Matera che nel 2019 ha avuto il riconoscimento di città della cultura; da allora Matera è diventata meta di turisti nazionali e internazionali che hanno consentito lo sviluppo di molte attività commerciali legate al turismo e all’indotto. Questa vicenda ci consente sfatare l’affermazione fatta qualche hanno fa da un politico nazionale ( di cui volutamente non citiamo il nome) “con la cultura non si mangia”, anzi dimostra esattamente il contrario”.

“Per tale motivo – continua ancora l’esperta che ha collaborato con Acav – Matera potrebbe divenire un modello da replicare in altre regioni del Sud e tra queste ultime la Calabria in virtù anche della recente elezione di Tropea a borgo dei borghi. Naturalmente, vista la situazione sanitaria ancora molto incerta, gli spostamenti internazionali saranno considerati più pericolosi e, dunque saranno ridotti, per questo gli italiani sceglieranno un turismo di prossimità ed anche i locali ne approfitteranno per esplorare la loro regione e scoprire la bellezza che c’è in essa. A proposito di bellezza vogliamo citare, mentre ci avviamo alla conclusione la frase di Victor Hugò ‘la bellezza salverà il mondo’, secondo noi la bellezza potrà salvare la Calabria, se solo i calabresi se ne accorgeranno come ci dimostra un episodio accorso al naturalista Bevilacqua mentre si trovava con alcuni amici in escursione in Aspromonte: il gruppetto di escursionisti venne fermato da un pastore che chiese loro quale fosse il motivo della loro visita (la caccia, la ricerca di funghi o qualche ricerca condotta da un ente pubblico o privato) e alla loro risposta ‘cerchiamo la bellezza’ lui disse stupito ‘perché qui c’è la bellezza?'”.

“Ecco l’inizio di un percorso a cui intendiamo dare vita per riscoprire ‘la bellezza che c’è in noi’ – conclude Acav – fornendo ogni settimana un suggerimento di visita”.