CORSA ALLE REGIONALI | Sfida Occhiuto-Irto-de Magistris, ma molto può cambiare

Il Pd rischia di essere isolato se il Movimento Cinquestelle non accettasse la soluzione proposta da Graziano. E per il sindaco di Napoli si aprirebbero nuovi varchi

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La corsa verso le regionali è stata rallentata dalla proroga della data nella quale dovrebbe tenersi la consultazione, ma da destra a sinistra non mancano le manovre ed i giochi da prestigiatori. Ebbene, il campo indubbiamente più sgombro da dubbi è quello del centrodestra. Forza Italia, guidata dal coordinatore regionale Giuseppe Mangialavori,  in Calabria a differenza che nel resto del Paese, si pone quale partito trainante della coalizione. Ergo, dovrebbe ottenere senza grossi sforzi il candidato governatore. Tra i papabili che nei mesi si sono fatti avanti, indubbiamente, la scelta più plausibile appare quella del parlamentare Roberto Occhiuto che, nelle ultime settimane, si è anche lasciato andare a qualche dichiarazione.

Potrebbe arrivare da Cosenza, dunque, il sostituto di Jole Santelli con buona pace di Matteo Salvini che, nel 2019, mise i bastoni tra le ruote, impedendone la candidatura, a Mario Occhiuto, attuale sindaco di Cosenza. Nessuna chance o quasi per il presidente uscente, il facente funzioni Antonino Spirlì. Lo sa bene anche il Carroccio, partito al quale egli si ispira. Nel corso di un incontro tenutosi a Vibo, nei giorni scorsi, per salutare l’ingresso in Lega di due nuovi militanti, Giuseppe Muratore e Francesco Muzzopappa, il coordinatore regionale Giacomo Saccomanno ha ammesso che, salvo sconvolgimenti, il candidato dovrebbe spettare a Forza Italia. Se dovesse nascere un dibattito, l’opzione Wanda Ferro non sarebbe da escludere, ma parliamo quantomeno di uno scenario tre al momento non prevedibile.

Molto più complesso fare previsioni dall’altra parte della barricata. Il Partito democratico, o meglio, Stefano Graziano, il commissario campano che da ormai tre anni stazioni a queste latitudini e non sembra intenzionato a muoversi, almeno per il momento, ha tirato fuori il nome di Nicola Irto, senza pensare che, per evitare di arrivare probabilmente terzo, dovrebbe puntare a un’alleanza con forze esterne ai dem. In primis, con il Movimento Cinquestelle. Il partito di Grillo e Casaleggio, infatti, è allettato non poco dall’ipotesi Luigi de Magistris che matura da tempo a sinistra del Pd. E probabilmente, la decisione dei Cinquestelle determinerà non certamente il primo, ma sicuramente il secondo e il terzo posto alle prossime elezioni regionali.

Dal canto suo, il sindaco uscente di Napoli ha già incassato l’appoggio di Carlo Tansi ed essendo partito in largo anticipo, pensa di sfondare nell’area del civismo, dell’associazionismo e della sinistra extraparlamentare. Oltre che coltivare ancora il sogno di allearsi con i Pentastellati mettendo il Partito democratico in posizione di assoluta subalternità. Un sogno che, se andasse a coronarsi, sarebbe il risultato dell’ennesimo “capolavoro” compiuto dalla dirigenza dem, a guida campana!