Vaccini, Iacucci: “Calabria in ritardo anche per una mancata sinergia tra le Istituzioni”

Il presidente della provincia di Cosenza plaude all'accordo tra Governo e parti sociali sulla vaccinazione nei luoghi di lavoro

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“Assicurare le vaccinazioni in tutti i luoghi di lavoro. L’accordo raggiunto nella notte tra sindacati, associazioni datoriali e Governo sull’aggiornamento del Protocollo di sicurezza Covid è un’ottima notizia e andrà a potenziare la campagna nazionale di vaccinazione.” Sono le parole del presidente della provincia di Cosenza Franco Iacucci che sottolinea : “L’intesa e il lavoro condiviso per combattere una battaglia comune e sconfiggere il virus sono la strada da seguire e sta continuando a dare i suoi frutti: ognuno di noi deve dare il proprio contributo. Ma serve dialogo, concertazione, confronto tra le istituzioni e, purtroppo, vorrei ricordare che la Regione Calabria è l’unica regione d’Italia a non avere attivato un tavolo tecnico-istituzionale per far fronte alla pandemia. E siamo anche l’unica regione a non avere un Piano di contrasto al Covid-19. Per superare le criticità e ripartire è indispensabile una sinergia con i territori e le istituzioni locali. Come Provincia di Cosenza abbiamo da mesi dato la nostra disponibilità e abbiamo messo a disposizione le nostre strutture per la campagna di vaccinazione. Ma se continua a venire meno la collaborazione tra le istituzioni avremo serie difficoltà ad arrivare fino in fondo nel fronteggiare la pandemia, che sta avendo già enormi ricadute sul versante economico e sociale.”

“Il nostro sistema sanitario è in affanno – continua Iacucci – le file di ambulanze davanti agli ospedali sono il sintomo che siamo nel momento più critico. L’unico modo per uscire dal tunnel è garantire a tutti i cittadini la vaccinazione. Oggi in concomitanza con la Giornata mondiale della salute sui social rimbalza l’appello, firmato da più di un milione di persone e condiviso anche dalla Cgil che e associazioni, per chiedere di “liberare” i vaccini. “O i brevetti o la vita”: questo è l’appello al quale simbolicamente ho deciso di aderire anch’io, d’accordo sul fatto che questa pandemia ha acuito le diseguaglianze sanitarie ma tutti hanno diritto di accesso alle cure appropriate. Come si legge nella petizione “Tutti hanno diritto alla protezione da Covid 19. Nessun profitto sulla pandemia”.”

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