“Non ce la facciamo più, alla fine siamo solo noi a pagare il conto della pandemia. Non ha senso tenere i ristoranti e i bar chiusi perché si temono assembramenti che poi vediamo nei parchi o nei supermercati”. Sono alcuni dei commenti dei ristoratori che si sono ritrovati questa mattina davanti alla prefettura di Vibo Valentia. Alla manifestazione è stato presente anche un gruppo di commercianti del settore dell’abbigliamento. La disperazione è evidente: “Siamo stati dimenticati. Per sopravvivere siamo quasi costretti a violare la legge. Abbiamo esigenza di mantenere le nostre famiglie. Non riusciamo nemmeno più a pagare le bollette della luce”.
Insomma, una discesa continua verso il baratro con delle perdite che non sono minimamente coperte dai ristori previsti dal Governo.