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La storia delle fiches e in quali giochi si usano

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Le sale da gioco si distinguono da tempo immemore per colori caratteristici e oggettistica varia, di cui difficilmente si può disporre in un contesto casalingo. A incuriosire i giocatori sono soprattutto le fiches, che di fatto prendono il posto dei soldi veri al tavolo. Stiamo parlando di gettoni di diverse forme che servono a indicare la puntata e la vincita in palio. Di per sé le fiches non hanno grandissimo valore, in quanto sono composte da plastica o comunque non da materiali preziosi.

Chiaramente, una volta che vengono cambiate alla cassa di una sala permettono di ricevere denaro reale. Ogni casinò utilizza fiches personalizzate e di conseguenza c’è anche chi le colleziona volentieri. Proprio come accade per i soldi veri, diverse fiches corrispondono a diverse cifre. Non sempre, però, vengono impiegate per rappresentare il denaro e in quel caso prendono il nome di “chips”, utili per segnare e ricordare i punteggi.

La presenza delle fiches si è rivelata di grande comodità negli anni in quanto ha ridotto la circolazione di denaro reale all’interno delle sale. Sembra che le loro origini siano legate ai principali casinò d’America e che le prime fiches risalgano a 200 anni fa. I giocatori più scorretti non ci hanno pensato due volte prima di provare a falsificarle, favoriti dalla reperibilità dei materiali usati per costruire i gettoni. Un rischio che però è andato scomparendo soprattutto di recente, grazie all’inclusione di chip che consentono di rilevare in ogni momento la posizione esatta di ogni singola fiche. Quando si finisce di giocare, comunque, i frequentatori delle sale sono soliti liberarsi subito delle fiches. Anche nel gioco online, per quanto siano perlopiù funzionali a comporre l’atmosfera generale, si possono visualizzare diversi tipi di fiches.

Poker, Blackjack, Roulette: le fiches trovano quasi sempre spazio sul tavolo verde, in quanto la loro valenza rimane la stessa per quasi tutti i giochi, anche quelli virtuali e dunque più recenti. L’utilizzo delle fiches è ormai sottinteso. Per esempio, anche se le regole del gioco Super Sic Bo non ne fanno esplicita menzione, le fiches servono per le varie operazioni di pagamento. Esibire le fiches invece delle monete vere e proprie rende l’esperienza di gioco più elegante.

Insomma, le fiches possono essere viste come la benzina che mette in funzione tutti i meccanismi di una sala da gioco. Di norma, presentano in una delle due facciate uno stemma identificativo del casinò che le ha emesse. Proprio in virtù della ricerca spasmodica dei collezionisti, esplosa soprattutto negli ultimi anni, la realizzazione delle fiches è divenuta persino più curata e raffinata. Le fiches possono avere forma quadrata, circolare o rettangolare, ma a prescindere da colori e luminosità risultano sempre riconoscibili sul tavolo verde. Sarebbe errato, però, demonizzare le fiches ritenendole il lasciapassare per il gioco d’azzardo. Persino nei videogiochi possono apparire le fiches oppure in giochi in scatola come quelli sulla Roulette, in cui vengono inserite delle fiches giocattolo. Come evidente, le fiches fungono anche da elemento decorativo, ma spenderle non deve mai far dimenticare che a tutti gli effetti si tratta di soldi veri e che quindi vanno gestite con parsimonia e responsabilità.