Perché i toner inquinano di meno?

Toner

Tra le leggende metropolitane riguardanti il mondo della stampa viene spesso perpetrato il falso mito secondo cui i toner siano più inquinanti rispetto altri consumabili per stampanti.

Se anche tu hai sentito almeno una volta questa affermazione, oggi ti spiegheremo in questo articolo perché i toner per le stampanti inquinano di meno se paragonati, ad esempio, alle classiche cartucce a getto d’inchiostro.

Inkjet e Toner: le differenze

Per meglio comprendere questo discorso, sarà necessario partire dalle differenze costruttive dei due supporti.

Le cartucce inkjet vengono impiegate, come lo stesso nome suggerisce, nelle stampanti a getto d’inchiostro. Esse sono composte da un piccolo serbatoio, generalmente in plastica, che conterrà al suo interno l’inchiostro liquido.

La maggior parte di questi consumabili è dotata anche di un piccolo microchip integrato nella parte esterna e ben visibile anche ad occhio nudo; questo chip servirà alla stampante per identificare in maniera corretta la nuova cartuccia inserita e fare così una stima del numero di pagine che essa dovrebbe riuscire a raggiungere.

Oltre al nero, le cartucce potranno contenere tutti i restanti colori in unico serbatoio, soluzione detta anche “all in one“, oppure separandoli nella classica configurazione CMY: ciano (dall’inglese cyan), magenta (magenta) e giallo (yellow).

I toner, invece, vengono utilizzati nelle stampanti laser e nei fotocopiatori. Al loro interno è presente una polvere composta da due elementi: dei pigmenti colorati e della plastica che si scioglierà durante il processo di stampa.

Oltre a questa miscela, troveremo anche un tamburo fotosensibile e un distributore del toner, elementi indispensabili per poter stampare correttamente. L’immagine da riprodurre verrà, quindi, riportata da un laser sul tamburo che acquisirà l’immagine in negativo, immagazzinerà il toner e lo riporterà poi sulla carta.

Perché i toner sono meno inquinanti

Tra le caratteristiche che ci permettono di affermare che i toner inquinano di meno rispetto alle cartucce a getto d’inchiostro, la principale è che questi non si seccano.

Questo importante difetto è tra i principali problemi che spesso orientano tantissime persone all’acquisto di una stampante laser, rispetto a una inkjet.

L’inchiostro contenuto all’interno di queste cartucce, infatti, se non utilizzato frequentemente, tende a seccare rendendo impossibile la stampa; generalmente la tempistica necessaria perché questo fenomeno avvenga si aggira attorno alle 3 o 4 settimane di inutilizzo. Non è raro, infatti, che spesso, al rientro dalle ferie estive, le stampanti a getto d’inchiostro smettano inspiegabilmente di funzionare correttamente.

Il toner invece, proprio per la sua tipologia di composizione, è esente da questo problema; anche dopo mesi di inutilizzo una stampante laser funzionerà perfettamente.

Risulta, quindi, evidente che seccandosi le cartucce non verranno impiegate fino al loro totale esaurimento, anzi in alcuni situazioni potreste correre il rischio di dover gettare via l’intera cartuccia appena installata. Questa sostituzione forzata renderà, quindi, dal punto di vista ambientale, le cartucce inkjet notevolmente più inquinanti rispetto ad un toner che viene sfruttato nella sua totalità.

Se poi abbiamo una stampante che utilizza le cosiddette cartucce “all in one”, che prevedono un unico serbatoio per tutti i colori, allora lo spreco di risorse aumenterà maggiormente.

Provate a seguire questo ragionamento: supponiamo che utilizziate regolarmente la vostra stampante almeno una volta alla settimana evitando il problema precedentemente descritto riguardante l’essicazione dell’inchiostro; ipotizziamo però, come spesso può accadere, che vi troviate a stampare più foto in cui vi è un colore preponderante (l’esempio classico sono le immagini in cui è presente il cielo, foto che richiederanno una grande quantità di ciano). Nel malaugurato caso in cui stiate impiegando una consumabile “all in one” in cui avete finito anche solo un colore, l’intera cartuccia sarà da buttare, nonostante gli altri colori non siano ancora finiti. Anche in questo caso, quindi, staremo producendo più inquinamento gettando via una cartuccia con dell’inchiostro ancora presente al suo interno.

Un ultimo motivo che sancisce i toner come consumabili meno inquinanti è che non scadono. Sembra impossibile da credere, ma raramente troverai una data di scadenza nella confezione di un toner!

Ciò è dovuto al materiale di cui la polvere del toner è composta; infatti essa, non contenendo ingredienti ‘biologici’ a differenza delle cartucce a getto di inchiostro, non è deteriorabile nel tempo.

Ovviamente per garantirne il funzionamento anche dopo 10 anni, il supporto andrà conservato in un luogo asciutto e al riparo da agenti atmosferici e fonti di calore.