Il RICORDO | Uccio Casuscelli, professionista autonomo, garante dei diritti

Nicola Galloro, giovane e promettente avvocato vibonese, ripercorre le tappe del noto collega scomparso prematuramente

casuscelli

Tratti signorili, eleganza di portamento e sorriso rassicurante si coniugavano con intimità carica di bontà d’ animo e formazione professionale che ha lasciato una impronta duratura nell’ avvocatura vibonese. Per nulla intimorito da una radicata tradizione che avrebbe potuto appesantirlo, è riuscito nel non facile compito di esaltare le radici e condurre le quotidiane battaglie in tempi diversi e, spesso, meno facili del tempo passato.

Vicino ai sentimenti delle persone nel momento del loro massimo bisogno ha onorato la professione con comportamenti di alto profilo morale. Conoscitore del diritto e della sua evoluzione è stato baluardo del diritto di difesa di tanti e, fra essi, anche di chi non ne aveva le sostanze occorrenti. Essenziale ed asciutto nelle discussioni non lesinava, a garanzia della sua autonomia professionale, di assumere posizioni scomode e spesso non utili ai suoi personali interessi. Mai, però, ha perso di vista la finalità prima del suo operare: garantire i diritti ed il loro esercizio anche a scapito di personali rinunce o effimeri successi.

La voce roca e singolarmente baritonale lo rende, oggi, ancora più vivo e drammaticamente più assente. Manca il suo saluto impattante, il suo sorriso, la sua freschezza e pulizia, manca tutto in un mondo che si evolve ma non sempre in meglio.
Ha rappresentato, a lungo e nel tempo, la classe forense con ruoli primari e di vertice. Sempre al servizio degli iscritti, dei loro bisogni, delle loro necessità. Per i giovani colleghi è stato riferimento ed ausilio nelle vicissitudini di inizio che spesso scoraggiano e deprimono. Così proseguendo l’ insegnamento magistrale di cui si sono potuti giovare intere leve di aspiranti che hanno avuto l’opportunità di frequentare il suo Studio.

Tanto da dire perché tanto era. La cifra più alta, però, l’ ironia. Che è il gusto primo della intelligenza e che è stata compagna fedele della parte di viaggio più triste e dolorosa.

Contagiava con la sua assidua mimica luminosa. Ogni giorno. Ogni mattina. A qualsiasi ora. Ovunque. Gli davo del tu, licenza che mi concedevo come legame di una conoscenza sviluppata sin prima dell’atto della nascita. Ora lo ricordo dolente ma con la speranza cristiana che fa vivere, in un immortale ricordo, chi ha agito bene.

*Avvocato

Più informazioni