Politica

Elezioni, Viminale: individuare sedi alternative a scuole

Non sono comunque previsti, per motivi di opportunità, edifici come sedi di partiti politici o organizzazioni sindacali, edifici di culto, caserme

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Il gruppo di lavoro istituito al ministero dell’Interno su indicazione del ministro Lamorgese – e composto da rappresentanti del ministero dell’Istruzione, dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) e dall’Unione delle province d’Italia (Upi) – ha approvato un documento per l’individuazione di immobili da destinare al funzionamento dei seggi elettorali in alternativa alle strutture scolastiche.

Il documento indica i requisiti che devono essere osservati per la costituzione della “sala delle elezioni” (cioè dei locali all’interno dei quali sono costituiti i seggi) e per l’individuazione dei fabbricati che ospitano i seggi, allo scopo di assicurare un agevole accesso e deflusso degli elettori, l’adeguato allestimento delle cabine e la vigilanza da parte delle Forze dell’ordine. Attualmente, sul territorio nazionale l’88% dei 61.562 seggi elettorali si trova all’interno di edifici scolastici. In particolare, sono edifici destinati alla didattica il 75 per cento circa dei fabbricati che ospitano uno o più seggi.

Il gruppo di lavoro ha indicato in via esemplificativa alcuni tipi di edifici. Per esempio, uffici comunali e sale consiliari; biblioteche e sale di lettura; palestre e impianti sportivi, comprese le palestre scolastiche. Altri fabbricati indicati possono essere centri e impianti polifunzionali; circoli ricreativi e sportivi; locali dopolavoristici; spazi espositivi e fieristici; ludoteche; ambulatori e altre strutture non più ad uso sanitario; spazi non più adibiti a mercati coperti.

Non sono invece indicati per motivi di opportunità edifici come sedi di partiti politici o organizzazioni sindacali, edifici di culto, caserme. Con una circolare del capo dipartimento per gli Affari interni e Territoriali, Claudio Sgaraglia, il documento è stato inviato ai prefetti ai fini di una sensibilizzazione dei sindaci sull’esigenza di individuare il maggior numero di immobili come sedi alternative di seggi.