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Vibo, l’appello di Fratelli d’Italia: “Pensare subito al nuovo anno scolastico”

Secondo Marco Mesiano “iniziare sin da subito nell’organizzazione del prossimo anno appare di vitale importanza: non possiamo più permetterci il lusso di farci trovare impreparati”

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Viste l’intenzioni del Governo di allungare l’anno scolastico, “iniziare sin da subito nell’organizzazione del prossimo anno 2021/2022 appare di vitale importanza per gli attori principali del comparto scuola, che sono gli studenti in primis, ma certamente i docenti ed il personale Ata: non possiamo più permetterci il lusso di farci trovare impreparati”. Così in una nota Marco Mesiano, responsabile provinciale di Fratelli d’Italia del dipartimento Scuola Vibo Valentia. “All’inizio di questo anno scolastico – continua Mesiano – mancavano all’appello 10mila cattedre. Priorità deve avere la formazione di tutto il personale, attuando un’opera di valorizzazione degli stessi ma soprattutto premiando il merito. Con la formazione si crea infatti lo strumento e la condizione di adeguare il mondo della scuola alla domanda ed alle esigenze delle nuove generazioni”.

Adeguamento al mercato del lavoro. I dati delle iscrizioni alle scuole superiori dicono che il 57,8% degli studenti sceglie i licei, il 30.3% gli istituti tecnici, l’11,9% i professionali. “Il premier Draghi si è voluto soffermare sugli istituti tecnici affermando la volontà del nuovo esecutivo di puntare alla ristrutturazione per l’adeguamento del mercato del lavoro. Fdi – scrive Meisano – se lo augura e sarà offerto certamente tutto l’appoggio necessario”.

“Maggiori attenzioni alla scuola”. “Ora è il tempo della Dad (didattica a distanza). La conoscenza e l’uso di queste nuove forme di fare istruzione – continua l’esponente locale di Fratelli d’Italia – non è affatto semplice e scontata, ci si è dovuti reinventare, adeguare ed aggiornare in un tempo cosi veloce ed efficiente che probabilmente in passato nemmeno avremmo immaginato”. La pandemia “ha messo in evidenza sia limiti che potenzialità di una didattica che sia al passo con i tempi e con le offerte che lo sviluppo tecnologico propone”. “Per questo motivo – conclude la nota – il nostro invito è quello di dedicare maggiori attenzioni e maggiori risorse alla scuola, unica istituzione che può concretamente essere artefice insostituibile di un futuro che non faccia più paura”.

 

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