Matrimoni di comodo con i clandestini, in 17 finiscono a processo

Il blitz della Squadra Mobile scattò nel mese di marzo dello scorso anno. Parte civile il Ministero dell'Interno

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Sono finiti a processo le diciassette persone coinvolte nell’inchiesta “Lucciole e lanterne”, un blitz della Squadra Mobile contro un’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina attraverso l’organizzazione di matrimoni di comodo, scattato nel marzo dello scorso anno.

Il gup del Tribunale di Catanzaro Barbara Saccà ha così stabilito per Antonio, Giovanni e Giuseppe De Santis, Rita La Face, Giancarlo Longo, Maria Grazia Macario, Rita e Roberto Maletta, Vittorio Nicoletta, Celeste Emanuela Oliverio, Lorenzo Pontiero, Emanuela Concetta Scalise, Antonio Silipo, Cesare Votta, Busheng Wang, Jinwei Yu, Jangang Zhao. Rispettate le richieste dei pm Graziella Viscomi e Debora Rizza. Per loro si andrà in aula il prossimo 6 aprile davanti al tribunale collegiale. Parte civile nel processo anche il Viminale.

Stralciata, infine, la posizione dei cinesi Janmeni Lin, Yunmei Wei, Xiunzhen Xiang, Zhenua Wang, difesi dall’avvocato Tiziano Veltri, per i quali si è reso necessario disporre nuove notifiche.

 

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