Acque irrigue, Comitato contro consorzio bonifica vibonese: “Pronti a proteste estreme”

Dalla cassa integrazione non anticipata in periodo di Covid all'aumento delle tarrife: "Chiediamo l'intervento di Procura e Prefettura di Vibo"

impianti-di-irrigazione

Il comitato “Impianto Murria” denuncia “la grave situazione” di gestione delle acque irrigue in Calabria e nel Vibonese in particolare. È infatti di pochi giorni fa la notizia “dell’ennesimo commissariamento che ha interessato il Consorzio di Bonifica Alto Ionio Reggino, a causa di riscontrate gravi irregolarità nella gestione”, mentre “continua ad oltranza la protesta dei lavoratori del Consorzio di Bonifica Ionio Cosentino, i quali non percepiscono i loro salari ormai da sei mesi ed ipotesi concreta di dissesto finanziario all’orizzonte”.

Cassa integrazione non anticipata. A Vibo Valentia – scrive ancora il comitato in una nota – “il dottor Domenico Piccione (in qualità di presidente del Consorzio di Bonifica del Tirreno Vibonese, eletto per la quinta volta consecutiva nel 2019, governa sull’Ente da più di venti anni) ha imposto al Consorzio, unico tra i colleghi di altri Enti consortili, Provincie varie, Calabria Verde, etc, di non anticipare la cassa integrazione ai dipendenti in periodo di Coronavirus”.

Aumentate le tariffe dell’acqua. “Ci è pervenuta recentemente – continua il comitato Impianto Murria – comunicazione che il Consorzio di Bonifica del Tirreno Vibonese ha proceduto, contravvenendo ad ogni tipo di impegno di concertazione sottoscritto anche alla presenza del sindaco di Briatico Lidio Vallone e del presidente provinciale di Confagricoltura, a deliberare, il 28 gennaio 2021, univocamente ed autonomamente, le tariffe irrigue per l’anno 2021, applicando aumenti, in periodo di pandemia, che rasentano il ridicolo se non fossimo difronte alla vita di tante famiglie, del loro lavoro e delle implicazioni gravi di carattere sociale ed economico”.

Pronti a forme di proteste estreme. Alla luce di quanto esposto il Comitato intende “sollecitare le istituzione preposte, la Procura della Repubblica di Vibo valentia, la Prefettura di Vibo Valentia, l’assessorato Agricoltura della Regione Calabria” ad “accendere i riflettori sulle ‘attività’ del presidente del Consorzio di Bonifica, sugli interessi che sicuramente rappresenta e di chi”. Usando parole forti, e dicendosi pronto a “forme di protesta anche estreme”,  il comitato esige “una chiara, netta, loro presa di posizione: vogliano le stesse istituzioni, fino ad ora sorde, intervenire”.

 

Più informazioni