Cronaca

Bilanci falsi all’Asp Cosenza, Cotticelli indagato: “Estraneo ai fatti, sono fiducioso”

"Viene contestata un'omissione, di non essersi accorto che i bilanci erano stati falsificati. Lui ha negato ogni responsabilità”

“Abbiamo chiarito l’estraneità totale che per realtà in parte si evinceva dalla lettura degli atti. Siamo fiduciosi. Credo che il generale non doveva essere coinvolto in questa vicenda”. Lo ha detto l’avvocato Domenico Ciruzzi legale di Saverio Cotticelli, ex commissario ad acta della sanità calabrese, dopo l’interrogatorio davanti al gip di Cosenza disposta nell’ambito dell’inchiesta che ha portato alla scoperta della falsificazione dei bilanci dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza dal 2015 al 2017 (il cosiddetto “sistema Cosenza”, ne abbiamo parlato QUI). Cotticelli risulta indagato.

“Viene contestato il fatto di non essersi accorto dei bilanci falsi”. “Non credo che il commissario Cotticelli – ha poi aggiunto l’avvocato Ciruzzi – abbia alcuna responsabilità. Viene contestata un’missione, di non essersi accorto che i bilanci erano stati falsificati. Lui ha negato ogni responsabilità”. Oggi anche gli interrogatori del predecessore di Cotticelli all’Ufficio del commissario della sanità, Massimo Scura, e dell’ex direttore generale del dipartimento Tutela della salute della Regione Antonio Belcastro, attuale delegato del soggetto attuatore per l’emergenza Cov

Interrogatorio di Massimo Scura. “Ha risposto a tutte le domande che gli sono state poste dal giudice e da pm. Siamo sereni, attendiamo che il giudice decida sull’applicazione o meno della misura”. Ha invece detto l’avvocato Francesco Rotundo, legale di Massimo Scura, già commissario alla sanità calabrese, all’uscita dall’interrogatorio in merito ai falsi bilanci dell’Asp di Cosenza. Gli interrogatori sono finalizzati alla decisione del gip se accogliere la richiesta della Procura di sospensione dall’esercizio di pubblico ufficio. Scura ha bocciato il bilancio del 2014 e non avrebbe mai ricevuto quelli relativi agli anni 2015 e 2016. “Questo aspetto è stato chiarito – ha aggiunto Rotundo – adesso aspettiamo”.

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