Scuola & università

Scuole superiori, ordinanza Spirlì: famiglie potranno scegliere Dad o presenza in classe

Emanato un nuovo provvedimento regionale: previsto un limite massimo del 50% per la didattica in presenza, chi vuole può non mandare i propri figli a scuola

SPIRLì

Le scuole superiori in Calabria, nonché le università, limiteranno la didattica in presenza a non più del 50% della rispettiva popolazione studentesca nei primi 30 giorni dalla ripresa delle attività. A stabilirlo la nuova ordinanza regionale – la numero 4 del 2021 – emanata dal presidente facente funzioni Nino Spirlì, che “raccomanda” agli istituti scolastici un’organizzazione che preveda “di garantire e rendere pienamente fruibile la didattica integrata on line, in modalità sincrona per la restante parte degli studenti non presenti in aula”. Le scuole superiori, ricordiamo, torneranno in presenza dal prossimo lunedì 1 febbraio.

Dad o presenza in classe: sceglieranno le famiglie.
Prevista inoltre la possibilità, annunciata nella giornata di ieri e che ha animato le discussioni sui social e non solo, di far scegliere alle famiglie se far continuare i propri figli con la didattica a distanza (Dad) o se permettere il ritorno in presenza. Nell’ordinanza infatti si “raccomandano” le scuole di “favorire la didattica digitale integrata per tutti gli studenti le cui famiglie ne facciano esplicita richiesta, nell’ottica di una migliore gestione organizzativa, anche alternativa al differenziamento degli orari di ingresso/uscita”.

Ordinanza per superare ogni possibile “partigianeria”.
“Un’ordinanza che consente alle famiglie di poter decidere, secondo le proprie necessità, se fare uscire o meno i ragazzi di casa – afferma Spirlì – è un buon strumento democratico, perché supera ogni possibile partigianeria. In questo preciso momento storico, con una campagna vaccinale che procede a passo incerto, con i territori che rispondono a fasi alterne agli assalti del Covid – a volte timorosi, spesso eccessivamente ottimisti – e con un Governo scaduto e uno che tarda a nascere, mantenersi guardinghi per almeno due settimane può servire a ridurre i rischi e a preparare strategie sempre più efficaci”. “Abbiamo potuto rivolgere il provvedimento – conclude il presidente – solo agli istituti superiori, nel rispetto delle volontà espresse da altri organi competenti riguardo alla didattica nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Mi auguro che questa decisione possa essere condivisa, per il bene di tutti”.

Zone rosse.
Con la stessa ordinanza è stata disposta la proroga fino al 7 febbraio della zona rossa di San Luca, nel Reggino. Rimane ancora in lockdown la frazione Piani di Arena, in provincia di Vibo, ma cessano di avere efficacia le misure riguardanti contrada Palazzi nel comune di Casignana, in provincia di Reggio Calabria.

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