Vibo, rinvio a giudizio don Maccarrone. Mazzocca: “Tutti i nodi verranno al pettine”

La parte offesa nel procedimento contro il segretario del vescovo di Mileto: "Quando ha avuto la possibilità di parlare, in sede di indagine, ha scelto il silenzio, diventando poi loquace dopo il rinvio a giudizio"

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Dopo diversi articoli di stampa Roberto Mazzocca, parte offesa nel procedimento giudiziario contro don Graziano Maccarrone e don Nicola De Luca – rinviati a giudizio lo scorso 21 gennaio con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso – intende precisare che “confidando negli organi giudiziari e leggendo quanto espresso dopo il rinvio a giudizio, aspettando il 12 aprile – data fissata come inizio del processo a carico dei miei presunti estortori – raccomando al loro avvocato una lieve pettinatura della situazione, credendo fermamente che tutti i nodi verranno al pettine“.

“Quale migliore occasione di farsi trovare pronti e soprattutto con anche delle scarpe comode – continua Mazzocca – considerando che salta da una redazione a un’altra, cercando ragioni che ampiamente sono state respinte da chi ha disposto il rinvio a giudizio, suffragando in pieno, il Tribunale, l’enorme lavoro svolto dagli inquirenti“. Mazzocca sottolinea, infine, che don Maccarrone “quando ha avuto la possibilità di parlare non l’ha presa in considerazione scegliendo il silenzio in sede di indagine, e diventando poi loquace a verità parzialmente accertata in attesa del giudizio“.

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