Cronaca

‘Ndrangheta, Libera: “Siano rivisti i processi di Marco Petrini”

L'associazione antimafia in merito alle sentenze, soprattuto in tema di beni confiscati, del giudice "reo confesso di corruzione, e per questo identificato come 'giudice aggiusta sentenze'"

Marco-Petrini

Martedì 26 gennaio, presso il Comando dei carabinieri di Corigliano, alla presenza di don Ennio Stamile, referente regionale Libera Calabria, sarà consegnato un immobile confiscato a Carmine Garone, risultato essere un imprenditore di riferimento della cosca dei Forastefano, imposto quale subappaltatore in lavori pubblici e privati, con il precipuo compito di mettere a disposizione i propri conti correnti al fine di garantire le fluttuazioni di capitale secondo le esigenze finanziarie della consorteria.

Una classica operazione, posta in essere dalla consorteria criminale tra le più violente e sanguinarie delle ’ndrine calabresi, tesa al riciclaggio delle ingenti somme di denaro provenienti da traffico di stupefacenti, usura e racket. L’immobile oggetto di consegna è un appartamento di circa 100 mq, posto al primo piano di un fabbricato composto da tre piani, a Trebisacce, e destinato ad alloggio di servizio per l’Arma dei Carabinieri.

“Come Libera Calabria – si legge in una nota – salutiamo con profonda soddisfazione l’esito positivo del lungo iter giudiziale che ha visto ancora una volta l’impegno e la tenacia del dottor Antonio Arnoni dell’Agenzia del Demanio di Cosenza. Siamo fortemente persuasi, che occorre accelerare l’iter burocratico amministrativo-giudiziale di tali beni, onde poter consentire un più rapido riutilizzo sociale ed evitare, altresì, il rischio di degrado a volte anche strutturale. Auspichiamo, infine, che i processi presieduti dal presidente della seconda sezione penale della Corte di Appello di Catanzaro, Marco Petrini, reo confesso di reati di corruzione, e per questo identificato come ‘giudice aggiusta sentenze’, siano presto sottoposti a revisione. In modo particolare quelli relativi alla restituzione dei beni confiscati”.

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