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Cantante calabrese inneggia a Totò Riina e finisce sotto attacco: “La musica è una cosa seria”

Lo scrive la presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone

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“Ho appena appreso che la melodia di uno dei brani più conosciuti e amati della tradizione popolare salentina, “Lu rusciu te lu mare”, è stata utilizzata in una canzone che celebra latitanti, mafiosi e boss. Alla cantante calabrese dico che la musica è una cosa seria e che le parole, tutte, hanno un peso e non è affatto poco determinante il messaggio che, attraverso l’arte, raggiunge le nostre case e i nostri giovani”; lo scrive la presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone, in riferimento alle polemiche su una canzone della cantante folk Teresa Merante che inneggia ai latitanti e cita il boss mafioso Totò Riina. “La musica – sottolinea Capone – può fare di un’anima devastata una cattedrale, oppure, di una cattedrale un’anima devastata, e gli sforzi di chi ogni giorno prova a raccontare con la propria musica una storia migliore non meritano di essere sporcati dalla mancanza di buon senso di pochi. Viva la musica, il suo potere di raccontare popoli ed emozioni, e viva chi nella vita sceglie di rispettare la legge e lo Stato per amore di se’ stesso e degli altri”.