Politica

Augias e la Calabria “irrecuperabile”. Spirlì: “Ha disturbi mentali, non è lucido”

Il presidente della Regione risponde con ulteriori offese (le stesse che dice di voler condannare): “Chieda scusa alla storia, al presente e all’avvenire di una terra che neanche conosceva l’esistenza di questo signore”

spirlì3

“Ho imparato dalla mia fede a essere compassionevole con la gente che soffre, soprattutto di disturbi mentali. Chi offende parte certamente da questa patologia: quando la mente patisce, la lingua aggredisce. Nemmeno Corrado Augias sfugge all’atroce destino di chi subisce gli assalti di un’età che galoppa e di una mente che arranca”. Così il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, rispondendo con quelle che sembrerebbero delle ulteriori offese (le stesse che dice di voler condannare) alle affermazioni di Corrado Augias. “Offendere la Calabria e tutti i calabresi, considerandoli irrecuperabili e fuori regola – aggiunge Spirlì – significa non essere tanto lucidi da poter constatare quanto questa terra sia uguale, nei comportamenti e nei sentimenti, al resto del creato”.

Cosa aveva detto Augias. Il noto scrittore, ospite della trasmissione ‘Quante Storie’ su Rai 3, ha dichiarato che “la Calabria è purtroppo una terra perduta, questa inchiesta (“Basso profilo”, ndr) e anche il maxi processo in corso, del quale i media non hanno parlato a sufficienza, lo dimostrano”. “È la mia opinione personale – ha poi aggiunto – dunque vale poco, è un sentimento non un’affermazione politica. Io ho il sentimento che la Calabria sia irrecuperabile. L’ho visto anche in occasione delle ultime elezioni, avevano un candidato ottimo, un impreditore calabrese (Pippo Callipo, ndr): lo hanno escluso, hanno eletto un’altra persona che sfortunatamente è mancata”, con riferimento all’ex presidente Jole Santelli.

“Chieda scusa alla Calabria”. “Il bene e il male – afferma ancora Spirlì – lottano da quel primo giorno, in ogni angolo dell’universo: a volte vince l’uno, a volte l’altro. Chi perde sempre è la stupidità umana. Che, constato, è ben distribuita, purtroppo, su una buona parte di umanità”. “Mi auguro – conclude il presidente Spirlì – che Augias trovi, tra le pieghe del suo caos interiore, il tempo e i modi per chiedere scusa alla Calabria e ai calabresi, alla storia, al presente e all’avvenire di una terra che, prima del suo ultimo sproloquio televisivo, non conosceva l’esistenza di questo signore”.