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Ciampolillo: “Vaccino anti Covid non serve”. Il senatore: “Meglio essere vegano”

"I vegani si difendono meglio dal Coronavirus". Sul voto in extremis assicura: "Conte non mi ha promesso nulla". E ammette: "Mi piacerebbe fare il ministro dell'Agricoltura"

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Lello Ciampolillo passerà alla storia come primo senatore riammesso a un voto di fiducia al ‘var’. Ma forse non solo. Dopo aver fornito in extremis a Conte due consensi cruciali per la precaria maggioranza in Senato (la presidente Casellati ha permesso a lui e a Nencini di esprimersi solo dopo aver visionato i video interni di Palazzo Madama), l’ex Movimento 5 Stelle passato al Gruppo Misto si fa notare per una dichiarazione forte sui vaccini anti Covid. Che potrebbe far parlare di lui ancor più del suo ruolo nella crisi di governo.

“Il vaccino? No, non lo farò”, risponde secco a domanda diretta su La Zanzara su Radio 24 . “E sono per la libera scelta – aggiunge -. Ad oggi ci sono delle evidenze di danni collaterali già pubblicate, paralisi facciali, ci sono anche delle morti”. Per Ciampolillo il vaccino “non è la soluzione per uscire dal Covid. Bisogna puntare molto sulle difese immunitarie personali. Io sono vegano e ho difese immunitarie altissime”, spiega. E ancora: “Io sono vegano e i vegani si difendono meglio dal Covid perché hanno difese immunitarie quasi perfette. A Conte ho consigliato di diventare vegano, l’ho suggerito per stare meglio”. Da volenteroso a no vax il passo è breve.

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