In evidenza 1

Inquinamento Golfo Sant’Eufemia, Wwf e Legambiente: “Ci costituiremo parte civile”

"Chiederemo la condanna di questi inquinatori seriali che, per il loro illecito profitto, distruggono il territorio e la sua economia e pregiudicano gravemente la salute delle persone"

Golfo di Sant’Eufemia, stabilimento sotto sequestro

Il Wwf Italia esprime la propria soddisfazione per la importante operazione, denominata “Waste Water” portata a termine dalla Guardia di Finanza del Comando provinciale di Catanzaro, dai carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Catanzaro e dalla Capitaneria di orto di Vibo Valentia, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Curcio e dal Sostituto Procuratore Marica Brucci. Le indagini hanno consentito di portare alla luce un vasto e organizzato sistema di smaltimento illecito di rifiuti speciali industriali, consistenti in scarti della lavorazione del biodiesel che venivano sversati, in maniera diretta e senza alcun tipo di depurazione, nei terreni e nei torrenti andando a finire nel mare del Golfo di Santa Eufemia.

Costituzione parte civili. È stato inoltre accertato che queste illecite attività, che andavano avanti fin dal 2012, hanno portato ad un vero e proprio inquinamento diffuso dell’ecosistema con concentrazioni di sostanze tossiche del 90-100% nelle acque del Torrente Turrina e con la presenza, nei terreni vicini allo stabilimento, di reflui industriali con elevate soglie di concentrazione di idrocarburi pesanti, nonché di alluminio, ferro e manganese. “Quello che emerge dalle indagini è assurdo – scrive il Wwf – incomprensibile e inaccettabile e ho già dato mandato all’ufficio legale di lavorare per chiedere che la nostra associazione sia riconosciuta ‘parte offesa’, al fine di potere presentare la costituzione di parte civile nel futuro processo”.

“Chiediamo la condanna di questi inquinatori seriali”. Soddisfazione anche da parte di Legambiente Calabria: “Vogliamo rivolgere un plauso particolare – dice la presidente di Legambiente Calabria, Anna Parretta – al procuratore della Repubblica Salvatore Curcio e al sostituto procuratore Marica Brucci, nonché a tutte le forze dell’Ordine coinvolte che con il loro operato hanno permesso di far luce sull’azione criminale di alcuni spregiudicati imprenditori che sversavano rifiuti pericolosi in mare, inquinando le acque del golfo di Lamezia Terme”. “L’Associazione ambientalista – conclude Anna Parretta – continuerà la sua battaglia per la salvaguardia dell’ambiente e si costituirà parte civile per chiedere la condanna di questi inquinatori seriali che, per il loro illecito profitto, distruggono il territorio e la sua economia e pregiudicano gravemente la salute delle persone”.

Più informazioni