Asp Vibo, il neo commissario Bernardi: “Valuteremo cosa fare con il nuovo ospedale” (VIDEO)

Si è insediato il nuovo manager dell’Azienda sanitaria. La priorità? “Aumentare il numero di vaccinati giornalieri”. E promette la pubblicazione del bollettino quotidiano sul contagio nel Vibonese

“Ho già incontrato il prefetto di Vibo, Francesco Zito, e abbiamo parlato del nuovo ospedale. Abbiamo deciso che il tavolo che ha aperto non verrà chiuso e presto mi metterà al corrente dello stato dell’arte”. Così questa mattina il nuovo commissario dell’Asp di Vibo, Maria Pompea Bernardi, 61 anni, in una conferenza stampa di presentazione. “È inutile continuare a prendersi in giro: vogliamo capire realmente che cosa si deve fare – ha aggiunto – altrimenti tra 10-15 anni staremo ancora a parlarne. L’alternativa non sono ancora in grado di darla, ma con questa storia non si sta facendo niente sull’ospedale esistente. Per questo voglio arrivare al dunque: se non trovo nessuno disponibile a darmi risposte chiare, allora investirò sulla struttura già presente”.

“La priorità è aumentare il numero dei vaccinati giornalieri”. Il neo commissario, già alla guida dell’Asp vibonese per circa un anno da gennaio 2013, ha comunque precisato che “se i soldi sono destinati al nuovo ospedale non è che ce li danno per altro, ma andrò a verificare realmente cosa si vuole fare”. Passando poi a illustrare le priorità di questa nuova gestione, in base anche agli obiettivi dati dal commissario Longo: “La priorità – spiega Bernardi – sono i vaccini: bisogna aumentare il numero delle somministrazioni giornaliere”. Evidenziando poi la volontà di accelerare l’acquisto della terza macchina per processare circa 100 tamponi in più al giorno (al momento ne vengono processati tra 100 e 150), ma anche di potenziare le Usca – “perchè dobbiamo evitare che i pazienti arrivino in ospedale, devono arrivarci i casi più critici” – nelle quali verranno inseriti medici della specialista ambulatoriale che possano dare un contributo aggiuntivo a domicilio, come i cardiologi, gli psichiatri o gli pneumologi.

Bollettino giornaliero dell’Asp vibonese. Il neo commissario ha poi informato di aver confermato il direttore sanitario Matteo Galletta e il direttore amministrativo Elisabetta Tripodi (ai lati nella foto, ndr) e, in risposta a una precisa domanda, ha assicurato che l’Asp provvederà a pubblicare un bollettino giornaliero che descriva la situazione sul territorio e la provenienza geografica dei nuovi positivi: “È importante – ha evidenziato – perchè la popolazione ha voglia di sapere quanti sono i contagi e dove sono, quindi pubblicheremo il bollettino che tra l’altro abbiamo già pronto perchè lo dobbiamo mandare alla Regione”.

Vaccini a chi non ne aveva diritto? Rispondendo alla denuncia effettuata dal presidente dell’Ordine dei medici, Antonino Maglia, che ha parlato di vaccini somministrati a chi non ne aveva diritto (clicca QUI per approfondire), il direttore sanitario Galletta ha spiegato che si tratta di una notizia falsa: in realtà il riferimento è agli amministrativi dell’Asp che, però, “rientrano nel piano di vaccinazione”. “Inoltre se noi decongeliamo il vaccino e poi non vengono – ha evidenziato – la dose non può andare persa”. Ma c’è stato del personale sanitario che ha deciso di non vaccinarsi? “Assolutamente no. Attualmente siamo a 891 operatori sanitari vaccinati – tra medici, infermieri, tecnici ecc – ovvero l’89,9%. Quelli che mancano riceveranno l’iniezione nei prossimi giorni”.

La polemica sul “bonus” da 40mila euro. Il direttore amministrativo Elisabetta Tripodi è poi entrata nel merito della polemica che, negli ultimi giorni, ha toccato l’Asp di Vibo in merito a un presunto premio da 40mila euro dato al commissario Giuseppe Giuliano. “Il fatto che siamo stati valutati è un obbligo di legge – ha spiegato la Tripodi – ma non potremmo mai prendere 40mila euro, non esiste questa somma e non esiste la liquidazione. L’equivoco nasce da una nota del ministero della Salute. Ma la somma – solo per il commissario e non per i direttori dell’Asp – dipende da una successiva valutazione del commissario ad acta Guido Longo sul raggiungimento degli obiettivi prefissati da Cotticelli”. “Non si tratta inoltre di 40mila euro, lordi tra l’altro – conclude – ma molti meno”. (a.s.)

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