Coronavirus a Vibo, Miceli: “90 vaccinazioni al giorno, nessun effetto collaterale” (VIDEO)

Il direttore sanitario dell'ospedale di Vibo illustra il piano di somministrazione: "Entro febbraio saranno vaccinati tutti gli operatori sanitari ospedalieri"

È la speranza principale per questo 2021. Un’emergenza sanitaria mondiale, una vera e propria pandemia, che ha tenuto banco per tutto il 2020. Adesso l'”arma giusta”, il vaccino contro il Covid 19, è pronta, ed è arrivata anche a Vibo Valentia. Le vaccinazioni erano previste a partire dal 6 gennaio ma sono state anticipate di due giorni “per dare una risposta immediata alla problematica”, tenendo conto “che i vaccini sono arrivati il 31 – ci spiega il direttore sanitario del presidio ospedaliero unico Michelangelo Miceli – ed erano disponibili l’1 pomeriggio, quindi poi ci sono stati due giorni per organizzare le vaccinazioni”. Attualmente sono stati vaccinati circa 150 operatori dell’ospedale “Jazzolino”: 30 a Catanzaro il giorno del v-day, lo scorso 27 dicembre, a cui si aggiungono “i 30 di ieri pomeriggio, i 45 di questa mattina (5 gennaio, ndr) e i 45 di oggi pomeriggio”.

Vaccinare 90 persone al giorno. Il programma prevede di vaccinare prima di tutto il personale dei tre presidi ospedalieri della provincia – Vibo, Tropea e Serra San Bruno – partendo dai reparti Covid e considerando anche i dipendenti delle ditte esternalizzate, quindi il personale della ditta di pulizia, della ristorazione, dell’ufficio tecnico e così via. Parlando di cifre, che hanno fatto molto discutere negli ultimi giorni a causa dei ritardi nazionali e regionali nell’avvio della vaccinazione, “nei giorni normali – spiega il dottor Miceli – si prevede di vaccinare almeno 90 persone al giorno, che sono numeri importanti, mentre quando è festivo una ventina perchè vacciniamo solo di mattina”.

L’arma giusta contro il Covid. “Le difficoltà ci sono in ogni cosa, specialmente quando si fa qualcosa di nuovo e specialmente in una situazione già difficile – prosegue Miceli – ma la risposta c’è”. Così come c’è anche la grande adesione del personale sanitario, consapevole che “è importante vaccinarsi perchè è la risposta biologica al diffondersi della pandemia, la risposta più adeguata per neutralizzare l’agente virale: al momento è l’arma giusta contro il Covid 19”.

“Nessun effetto collaterale”. Considerando che per raggiungere l’immunità è necessario un richiamo a 20 giorni di distanza, “potremmo completare la prima fase nel corso del mese di febbraio”. Poi si passerà agli anziani che vivono in comunità, come nelle strutture socio sanitarie o nelle case di riposo, e poi successivamente ai soggetti fragili, ovvero “coloro che potrebbero essere più esposti all’infezione virale”. Da qui l’appello alla cittadinanza affinché decida di vaccinarsi, garantendo sulla sicurezza del siero. Non c’è infatti alcuna controindicazione particolare, se non quelle solite delle vaccinazioni: “Io mi sono vaccinato, sono contento di averlo fatto – afferma il direttore sanitario dell’ospedale di Vibo – e attualmente dopo le vaccinazioni che abbiamo effettuato non c’è stato alcun effetto collaterale”. “Mai abbassare la guardia – conclude Miceli – ma siamo ottimisti in una situazione grave che bisogna cercare di affrontare nel migliore dei modi”.

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