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Ricerca e statistiche sulla calvizie in Italia e nel resto del mondo

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Caduta dei capelli: un fenomeno che è da sempre un dramma per milioni di persone. Da qui è partita la ricerca presentata nell’infografica ideata dall’Istituto Helvetico Sanders, “La calvizie in Italia e nel resto del mondo”, un lavoro molto dettagliato sulle reali cause e sulle credenze errate più comuni sulla calvizie.

Riguardo i rimedi, va detto che sono reperibili numerose testimonianze positive sul trapianto di capelli, la soluzione che può comportare effettivamente un ritorno alla situazione desiderata, quella di una chioma fluente, sana e robusta.

Partiamo però dalle statistiche, poiché è il modo migliore per sfatare i luoghi comuni e comprendere quanto è diffuso il fenomeno.

Quali sono i Paesi con più calvi?

I dati relativi alla diffusione della calvizie sono molto interessanti, perché si scopre che la Repubblica Ceca è al primo posto nella top ten dei Paesi con più calvi al mondo (il 42,79% della popolazione maschile), seguito da Spagna e Germania.

L’Italia è in settima posizione (39% degli uomini e 13% delle donne) e la differenza in percentuale con i Paesi sul podio non è molto elevata. Le differenze più consistenti sono nei Paesi asiatici: in Cina, infatti, solo il 20% della popolazione ha problemi di calvizie, per via di un enzima meno attivo rispetto alle popolazioni caucasiche; questo enzima converte il testosterone in DHT (diidrotestosterone), una delle cause genetiche della caduta dei capelli.

In quanti scelgono il trapianto di capelli

Sono sempre di più le persone che vogliono affrontare alla radice la calvizie e smetterla di preoccuparsi, infatti c’è un aumento del numero di trapianti effettuati: 735.312 in un anno, in salita del 16%, un segnale di grande fiducia e e interesse verso una soluzione che si rivela efficace, poiché in molti casi è possibile tornare ad avere capelli folti e fluenti.

I motivi per i quali si sceglie di ricorrere a un trapianto sono in prevalenza sociali, poiché avere i propri capelli fa sentire più sicuri di se stessi (e ha un impatto anche sulle relazioni sentimentali), almeno così afferma il 37% degli intervistati di una ricerca riportata nell’infografica; il 34,7% invece sostiene che siano motivi di natura professionale ad aver spinto a fare questa scelta. Del resto l’autostima si accresce e quindi contribuisce a migliorare anche la propria vita professionale.

Se, da un lato, ci sono oltre 100.000 italiani che in un anno hanno deciso di sottoporsi a un trapianto di capelli, dall’altro c’è ancora chi crede a dicerie e leggende popolari sulle cause della caduta dei capelli.

Questo è un tema attuale, perché dimostra che, nonostante il progresso scientifico, si crede ancora ad alcuni fattori che in realtà non contano per nulla nella calvizie.

I 5 più celebri sono: le lacche e i gel possono causare la caduta dei capelli, il cappello può favorire la calvizie se indossato spesso, tagliare i capelli più corti può farli ricrescere più forti, lavare spesso i capelli può indebolirli e infine, in caso di un capello bianco che spunta in mezzo agli altri, strapparlo può aiutare a non farne comparire altri.

Naturalmente queste sono tutte bufale, notizie prive di fondamento che tuttavia sono ancora in circolazione.

Solo un’accurata analisi del cuoio capelluto può dire quali sono le vere cause del problema e in che modo si può intervenire; tutto il resto non è oggetto di discussione.