Censimento Istat, Calabria: l’età media è di 44 anni, occupazione tra le più basse d’Italia

Si conferma la fuga dal Sud: dal 2011 persi 400mila residenti, di cui 65mila solo in Calabria. Cresce l'età media, ma calabresi tra i più giovani

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Cresce la forza lavoro in Italia mentre diminuiscono gli inattivi: nel 2019 – secondo quanto si legge nel censimento Istat sul 2019 – tra la popolazione residente di 15 anni e più, le forze di lavoro ammontano al 52,5%, dal 50,8% del censimento 2011, mentre calano gli inattivi (47,5% da 49,2%). Quote di occupati sopra la media nazionale (45,6%) si rilevano nelle regioni del Nord e del Centro. Livelli più bassi si registrano principalmente nel Mezzogiorno, soprattutto in Campania (37,3%), Calabria (36,5%) e Sicilia (34,9%).

Fuga dal Sud: 400mila residenti in meno. Si conferma nel 2019 il calo dei residenti nel Meridione e nelle Isole: nell’anno – si legge sempre nel censimento sulla popolazione residente appena pubblicato dall’Istat – la popolazione è diminuita nel complesso di 127.487 unità rispetto al 2018, a fronte di un calo complessivo di 175.185 persone in tutta Italia. Rispetto al 2011, a fronte di un aumento complessivo della popolazione italiana di 207.744 unità, nel Sud e nelle Isole si è assistito a una riduzione di 425.517 residenti. La Calabria, nello specifico, ha perso 64.940 abitanti, per una popolazione – al 2019 – di 1.894.110 persone.

Età media di 44 anni in Calabria. Rispetto al 2011, inoltre, la popolazione italiana è più anziana, con l’eta media che sale a 45 anni: due in più rispetto al 2011 (da 43 a 45 anni). La Campania, con 42 anni, è la regione con la popolazione più giovane, seguita da Trentino Alto Adige (43 anni), Sicilia e Calabria (entrambe con 44 anni). La Liguria si conferma la regione con l’età media più elevata (49 anni).