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Il successo del gioco online in Italia nel secondo lockdown

Casinò online

La seconda ondata del nuovo coronavirus si è diffusa in tutta Europa, provocando diverse reazioni nei Paesi. Il Regno Unito è appena uscito dal secondo lockdown ed è tornato al sistema di restrizioni a livelli che era stato criticato a novembre. La Francia ha raddoppiato le misure restrittive che sono attive fin dall’inizio dell’anno. Anche l’Italia, che all’inizio della pandemia era il Paese più colpito, ha reintrodotto le chiusure per palestre, piscine e centri culturali, e anche per casinò, sale bingo e parchi di divertimento.

I casinò hanno subito un duro colpo con la chiusura all’inizio dell’anno e ci sono state diverse speculazioni sul fatto che molti non si sarebbero ripresi, visto che i settori dell’accoglienza turistica e dell’intrattenimento stanno attraversando un periodo molto difficile. Anche le scommesse online hanno subito l’impatto della pandemia, dal momento che la cancellazione degli eventi sportivi nei primi mesi dell’anno ha fatto sì che molte persone trovassero degli intrattenimenti online alternativi. Molti giocatori sono stati in grado di rimpiazzare la loro passione per le scommesse sugli eventi sportivi al gioco d’azzardo attraverso i casinò online, come quelli elencati qui, ma questo passaggio non è avvenuto senza provocare danni lungo la strada. Sembra che questo cambiamento sarà permanente più del previsto, nonostante molti speravano fosse temporaneo. Casino de la Vallée è un esempio chiave di chiusura a causa della situazione e anche molti altri stanno affrontando problemi.

La riapertura dei casinò ha fatto in modo che ci fossero delle aspettative sul ritorno dei giocatori, ma per molti non è stato così. Il turismo ha aiutato le attività in difficoltà ma il numero di turisti è stato comunque più basso rispetto agli anni precedenti, e probabilmente lo sarà anche nel futuro prossimo. Nonostante le notizie straordinarie sulle date per la somministrazione del vaccino, passerà del tempo tra la sua distribuzione e le possibilità di tornare a viaggiare su larga scala.

Questo sta a significare un’ulteriore crescita per le piattaforme online. Durante la pandemia c’è stato un grande aumento di giocatori per un crescente numero di siti in tutta Italia, così come nel resto del mondo. Molti esperti suggeriscono che questo passaggio verso il gioco online sarà permanente, come si è già verificato in molti casi. Con la fine del lockdown in estate e le difficoltà ad operare negli spazi chiusi, le piattaforme online hanno guadagnato popolarità. Ci sono state anche delle speculazioni sul fatto che i metodi pubblicitari utilizzati da questi siti fossero contro le norme italiane sul gioco d’azzardo. Google in particolare è stato indagato ad ottobre per abusi di mercato rivolti alle piattaforme di gioco online e per il fatto che gli utenti fossero indirizzati su siti al di fuori dell’Italia, che è non è permesso legalmente.

La responsabilità è stata attribuita principalmente a Google piuttosto che ai singoli utenti, visto che le indagini indicavano che i giocatori non fossero a conoscenza delle violazioni. Con questo secondo lockdown molti gestori hanno prestato particolare attenzione alle regole, visto che ora le autorità potrebbero aumentare i controlli. Chiunque non rispetti le norme potrebbe subire una penalizzazione più severa, poiché nei mesi scorsi questo episodio è stato sotto gli occhi di tutti.

Questo è un momento molto particolare, anche se le restrizioni del lockdown verranno imposte per un periodo di tempo minore rispetto alla prima ondata. Sicuramente ne subiremo l’impatto soprattutto durante le vacanze, quando il turismo e le attività ricreative dovrebbero produrre numeri più alti. Molti cercheranno nel nuovo anno delle soluzioni per evitare di affrontare gli stessi problemi dell’estate, e molti altri chiederanno più sostegno di quanto sia stato ricevuto finora. Una cosa certa è che molte attività non riusciranno a sopravvivere ad un terzo lockdown. Se il periodo di Natale non verrà gestito correttamente, molte attività potrebbero essere costrette a chiudere definitivamente.