Coronavirus a Cosenza, Italia Viva: “Investire nella formazione del personale sanitario”

Gli esponenti renziani dopo i casi sempre più frequenti di positività degli operatori sanitari: "Gino Strada insegnerà le tecniche di prevenzione negli ospedali e nelle Rsa"

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Il Coronavirus sta tornando ad imperversare negli ospedali non solo per l’elevato numero di pazienti contagiati che approdano nei nosocomi calabresi per essere ricoverati, ma anche perché sempre più spesso è lo stesso personale sanitario a rimanere contagiato dal virus. Sotto questo punto di vista, la situazione sembra essere sempre più preoccupante all’ospedale di Cosenza dove sono ormai una decina gli operatori positivi. Gli ultimi cinque sanitari positivi, infatti, provengono dal reparto di Radiologia tra medici e tecnici. Ma non solo Cosenza: si registrano, infatti, due contagi (colpiti due operatori sanitari) all’ospedale di Rossano.

A questo proposito, il coordinamento Italia Viva Cosenza (i coordinatori provinciali Davide Lauria ed Annamaria Brunetti, i coordinatori cittadini, Nunzia Paese e Salvatore Giorno) rilancia la proposta avanzata già nel corso della prima ondata. Nel mese di aprile, i rappresentanti cosentini del partito guidato da Matteo Renzi scrivevano: “Bisogna investire nella formazione continua di tutto il personale sanitario su tecniche specifiche di contenimento delle malattie infettive, negli ospedali ed in tutte le comunità più fragili come le RSA, se vogliamo fronteggiare questa pandemia ed avere un sistema sanitario efficiente e pronto a tutte le evenienze anche di natura straordinaria come questa”.

Già nei mesi scorsi, come ha evidenziato anche Repubblica, ad aiutare i medici dell’ospedale di Codogno (luogo simbolo della prima ondata dell’epidemia di Coronavirus in Italia) arrivarono i volontari di Emergency. In quel siffatto periodo quest’ultimi hanno messo a punto un sistema di telesorveglianza a distanza per la cura in casa dei pazienti. Un sistema denominato Zcare che ha avuto ed ha l’obiettivo di proteggere non solo i pazienti ma anche le strutture sanitarie, attraverso un cordone sanitario territoriale che riduca gli accessi.

Ora, proseguono gli esponenti di Italia Viva, l’avvento di Gino Strada in Calabria (i renziani sono stati tra i fautori più accaniti della scelta di dare a Strada l’incarico di componente della futura struttura commissariale calabrese) servirà ad insegnare le tecniche di prevenzione del virus negli ospedali e nelle Rsa (altro luogo simbolo in cui sono numerosi gli operatori a rimanere contagiati).

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