SPECIALE SCUOLA | Più risorse, ma ritorno alla Dad. Viaggio nel Liceo “Berto” (VIDEO)

Sono stati mesi difficili per l’universo scolastico e ora che tutte le risorse erano arrivate (banchi, mascherine, igienizzanti) ci si è nuovamente fermati. Abbiamo fatto il punto con il dirigente Caterina Calabrese

Mesi infausti, mesi trascorsi nell’incertezza e nella confusione. Mesi difficili in cui quella che fino a ieri sembrava una cosa impossibile e lontana, si è palesata senza soluzioni di continuità. La scuola ha iniziato, per forza di cose, a fare i conti con la didattica a distanza. La scuola ha dovuto fronteggiare una nuova modalità di interazione che rischia di minare le fondamenta di un processo educativo cristallizzatosi nel tempo e che ora rischia di subire un colpo mortale.

La scuola si è ripresa in questi mesi così duri, è ripartita con forza ed entusiasmo. Risorse ingenti sono state immesse nel complesso sistema scolastico italiano ed anche gli istituti vibonesi hanno ricevuto una quantità importante di mascherine, banchi, prodotti igienizzanti ed altro ancora. Insomma, c’erano e ci sono, all’interno delle mura scolastiche, tutte le condizioni per ritornare ad un effettiva e costante didattica in presenza.

Ma il ritorno virulento della pandemia ha (ri)bloccato tutto. Buona parte del materiale arrivato giace nei magazzini in attesa di essere, chissà quando sarà possibile, utilizzato. Siamo andati nelle scuole della città per sentire gli umori dei dirigenti scolastici, per comprendere il momento che stanno vivendo le scuole in questa fase di transizione così anomala. Anche al liceo “Berto” scatoloni di mascherine presenti nei magazzini e la presa di coscienza di un momento sì complesso, ma gestito al meglio da docenti ed alunni che si stanno impegnando al massimo delle loro possibilità: “La didattica a distanza rischia di minare il sistema formativo ed educativo che abbiamo conosciuto finora. Senza aggregazione sociale a scuola, senza un confronto diretto tra alunni e docenti, si rischia un impoverimento culturale senza precedenti”. Tra i principali problemi che il liceo “Berto” sta affrontando c’è quello che riguarda gli alunni delle prime classi: “I nostri ragazzi delle prime non si sono mai visti, non si sono ancora incontrati perché erano tra le classi rimaste escluse dalla didattica in presenza per mancanza di aule ad inizio scolastico. E’ una tematica che mi sta molto a cuore e che sto cercando di risolvere al pari delle classi quinte che dovranno sostenere l’esame”. 

Nel video, l’intervista integrale al dirigente Caterina Calabrese

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