SPECIALE SCUOLA | Più risorse, ma ritorno alla Dad. Viaggio nel Liceo “Capialbi” (VIDEO)

Sono stati mesi difficili per l’universo scolastico e ora che tutte le risorse erano arrivate (banchi, mascherine, igienizzanti) ci si è nuovamente fermati. Abbiamo fatto il punto con il dirigente Antonello Scalamandrè

Mesi infausti, mesi trascorsi nell’incertezza e nella confusione. Mesi difficili in cui quella che fino a ieri sembrava una cosa impossibile e lontana, si è palesata senza soluzioni di continuità. La scuola ha iniziato, per forza di cose, a fare i conti con la didattica a distanza. La scuola ha dovuto fronteggiare una nuova modalità di interazione che rischia di minare le fondamenta di un processo educativo cristallizzatosi nel tempo e che ora rischia di subire un colpo mortale.

La scuola si è ripresa in questi mesi così duri, è ripartita con forza ed entusiasmo. Risorse ingenti sono state immesse nel complesso sistema scolastico italiano ed anche gli istituti vibonesi hanno ricevuto una quantità importante di mascherine, banchi, prodotti igienizzanti ed altro ancora. Insomma, c’erano e ci sono, all’interno delle mura scolastiche, tutte le condizioni per ritornare ad un effettiva e costante didattica in presenza.

Ma il ritorno virulento della pandemia ha (ri)bloccato tutto. Buona parte del materiale arrivato giace nei magazzini in attesa di essere, chissà quando sarà possibile, utilizzato. Siamo andati nelle scuole della città per sentire gli umori dei dirigenti scolastici, per comprendere il momento che stanno vivendo le scuole in questa fase di transizione così anomala. Anche al liceo “Capialbi” scatoloni di mascherine presenti nei magazzini e la presa di coscienza di un momento sì complesso, ma gestito al meglio da docenti ed alunni che si stanno impegnando al massimo delle loro possibilità: “Le risorse che sono arrivate dal ministero – ha affermato il dirigente Scalamandrè – rappresentano un passo importante e certamente un investimento da poter adottare in futuro appena sarà possibile”. Scalamandrè, inoltre, punta il dito contro i trasporti: “Il problema principale è stato lì: il trasporto pubblico locale e la mancanza di controlli sul territorio. I ragazzi mettevano la mascherina solo all’ingresso ed all’uscita di scuola”.

Nel video, l’intervista integrale al dirigente Antonello Scalamandrè.

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